giovedì 15 febbraio 2018

Totò, Peppino e la... malafemmina: recensione del film



Totò, Peppino e la... malafemmina è un film commedia diretto da Camillo Mastrocinque.


Trama 

Antonio Caponi e suo fratello Peppino vivono nelle campagne di Napoli. Sono proprietari terrieri, campagnoli e di scarsa cultura: Antonio, il primogenito, è spendaccione e donnaiolo, spesso a danno del più giovane, il sottomesso e avaro Peppino. Entrambi sono alle prese con il ben più ricco mezzadro e confinante Mezzacapa ai danni del quale combinano, puntualmente, qualche scherzo, come rompere il vetro della sua finestra con un sasso.

Gianni, il figlio della loro sorella vedova, Lucia, nel corso dei suoi studi di medicina a Napoli si innamora, dopo un rocambolesco incontro, di Marisa, prima ballerina di avanspettacolo. Per amore il giovane decide di seguirla a Milano, all'insaputa del resto della famiglia. La giovane figlia del padrone di casa napoletano di Gianni, Giulietta, segretamente infatuatasi dello studente, per ripicca spedisce una lettera a Lucia, informandola della fuga del figlio.

I tre fratelli, temendo che Gianni possa distogliere l'attenzione dagli studi e interpretando la notizia - secondo la loro mentalità - come possibile fonte di scandalo e cattiva reputazione, decidono di raggiungere Milano. Consultano quindi l'odiato Mezzacapa sull'ambiente milanese, poiché in giovinezza il vicino visse proprio al nord. Raggiunta Milano, si mettono sulle tracce di Gianni, per persuaderlo a tornare a Napoli, cercando anche di convincere Marisa a lasciarlo, scrivendo alla ragazza una lettera. È proprio Lucia ad accorgersi della bontà dei sentimenti dei due giovani – e dell'onestà di Marisa – i quali alla fine hanno la meglio e convolano a nozze.

Curiosità sul film

Secondo la testimonianza di Teddy Reno, in seguito confermato in parte anche da Ettore Scola (che lavorava in qualità di aiuto regista) la nota scena della lettera fu semi improvvisata. In origine non era riportata nel copione che non convinceva del tutto i due attori, i quali, durante le riprese, stravolgevano spesso e volentieri le scene da girare. Nella versione definitiva, inoltre, si nota che Peppino scrive la seconda metà della lettera sull'ultima riga sovrascrivendola più volte, probabilmente non prevedendo un testo così lungo. Scola aggiunse che lui, autore di rilievo di alcune gag, lavorando nel cast tecnico del film, propose la scena.

La mia opinione

Un film ricco di sketch che sono rimasti nella storia del cinema, in primis la storica lettera. Una commedia ricca di equivoci, assolutamente tra i migliori film della coppia Totò e Peppino. Pietra miliare del cinema italiano!

Voto: 8

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4 commenti:

  1. Un film che è anche da 10 :D Avrà anche 60 anni ma riesce sempre a farmi morire dal ridere, tranne la parte in cui canta Reno in cui si annoia un po', ma si sopporta pensando al genio dei due comici!

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  2. Caro Vincenzo, qui da noi ce un canale tedesco fa sta facendo tutta la serie dei film di Totò, io non ne perdo uno!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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