lunedì 22 maggio 2017

La Svizzera dice addio al nucleare

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Articolo da Ambientebio

Vince il referendum contro l’energia nucleare. Il 58,2 dei cittadini ha votato per la chiusura delle centrali e per la promozione di fonti rinnovabili. Gli impianti saranno chiusi tra 20-30 anni. 

Dopo la Germania, anche la Svizzera dice addio all’energia nucleare. Un referendum ha sancito l’abbandono graduale del nucleare e il sostegno alle rinnovabili. Il sì ha vinto con il 58,2% dei voti favorevoli. Secondo il testo di legge la chiusura delle centrali dovrebbe avvenire tra 20-30 anni.

Energia nucleare: il referendum che cambia tutto

Oggi in Svizzera il 35% del consumo di energia nelle case è legato alle centrali nucleari. Troppo secondo la maggioranza dei cittadini che sono stati invitati a pronunciarsi sulla “Strategia energetica 2050”. Si tratta di un primo pacchetto di misure che ha tre scopi principali: ridurre il consumo di energia, aumentare l’efficienza energetica, e attuare politiche di promozione delle rinnovabili, a discapito dell’energia nucleare. Il governo è a lavoro sul programma dal 2011, l’anno della catastrofe di Fukushima.

Stop all’energia nucleare: i numeri

Il pacchetto anti energia nucleare prevede un esborso di 480 milioni di franchi che saranno prelevati dagli utenti della rete elettrica per finanziare una crescita nelle fonti di rinnovabili (eolico, solare ed idroelettrico). Il Sole24 ore svela poi che altri 450 milioni di franchi saranno ottenuti da un’altra tassa sui combustibili fossili già in vigore. L’obiettivo è quello di ridurre del 43% il consumo di energia nelle case. Se tutto andrà secondo i piani, la percentuale sarà raggiunta entro il 2035.

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Fonte: Ambientebio

Autore: 
Carmen Guarino


  
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Articolo tratto interamente da Ambientebio


Photo credit Dietrich Michael Weidmann (Own work) [GFDL or CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons



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