giovedì 31 marzo 2016

Brasile: gli indigeni Yanomani contaminati dal mercurio in Amazzonia


Articolo da Omissis

Indigeni Yanomani di 19 comunità che vivono nell’Amazzonia brasiliana presentano segni di contaminazione da mercurio. Lo dichiara la Ong Survival, secondo la quale nell’area lavorano diverse miniere d’oro illegali.

“Il 90% degli abitanti originari di queste comunità presentano gravi sintomi da avvelenamento per la presenza di mercurio nel proprio organismo” spiega Surival facendo riferimento a uno studio realizzato dalla fondazione Fiocruz, dalla Associazione Yanomani Hutukara, l’Istituto Socioambientale e la Associazione Yekuana, organismi impegnati nel monitoraggio e nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio.


“Sono i cercatori d’oro illegali che operano nel territorio yanomani a contaminare i fiumi degli indigeni con il mercurio che utilizzano durante il processo di estrazione. Il mercurio entra nella catena alimentare attraverso le acque dei fiumi di cui si servono gli Yanomani, così come dei pesci che costituiscono la parte fondamentale della loro dieta” aggiunge Survival.

Gli Yanomani sono una popolazione relativamente isolata di circa 30mila persone, che vivono nelle regioni brasiliane dell’Amazonia, del nord Roraima in Brasile  e al sud del Venezuela.

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Fonte: Omissis


Autore: redazione Omissis

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Articolo tratto interamente da Omissis


Notti verdi in Islanda

GREEN NIGHTS in ICELAND - Timelapse Video from Christian Schipflinger - Photo on Vimeo.

Photo e video credit Christian Schipflinger - Photo caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Ciliegi in fiore

"CHERRY BLOSSOM" from LMPIX on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Sappi che tutte le strade...



"Sappi che tutte le strade, anche le più sole hanno un vento che le accompagna e che il gomitolo, forse non ha voluto diventar maglione e che preferisco non imparare la rotta per ricordarmi il mare." 

Gianmaria Testa


Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

La Nra, la potente lobby americana tratto da Cristiana 2022

Consiglio la lettura di questo post, sono veramente sconcertato.

Libro: "Don Casmurro" di Joaquim Maria Machado de Assis tratto da La nostra Libreria

Altri ottimi consigli di lettura.

Purity di Jonathan Franzen, un vocabolario in disordine tradotto da Silvia Pareschi tratto da La Santa furiosa

Rimanendo in tema letterario, ecco un romanzo tradotto in modo egregio.


mercoledì 30 marzo 2016

Usa: aumentano i terremoti causati dal fracking


Articolo da Greenreport.it 

L’United States Geological Survey (USGS) ha pubblicato le prime mappe che identificano i pericoli di terremoti sia naturali che indotti dalle attività antriopiche. In passato, le mappe USGS identificavano solo i rischi di terremoto naturali. I terremoti indotti sono innescati dalle attività umane e la causa primaria in molte aree dei CEUS è lo smaltimento delle acque di risulta dei pozzi petroliferi e gasieri realizzati con la tecnica del fracking, che vengono iniettate in pozzi sotterranei profondi, sotto le falde acquifere che forniscono acqua potabile.

Le nuove mappe forniscono sia la situazione dei terremoti nell’ultimo anno che una  previsione a 50 anni e il rapporto che le accompagna dimostra che circa 7 milioni di persone vivono e lavorano nelle aree degli Usa centrali e orientali (Central and eastern U.S. – CEUS)  dove i terremoti indotti possono provocare danni, ma aggiunge che in poche zone dei CEUS è probabile che i danni provocati dai diversi tipi di terremoti siano simili a quelli dei terremoti naturali nelle aree ad alto rischio della California.

Mark Petersen, a capo dell’USGS National Seismic Hazard Mapping Project, spiega che «Includendo gli eventi indotti dall’uomo, la nostra valutazione dei rischi di terremoto è aumentata significativamente in alcune parti degli Stati Uniti. Questa ricerca dimostra anche che molte più aree della nazione devono affrontare una significativa probabilità di avere terremoti dannosi per il prossimo anno, sia indotto dall’uomo che naturali».

I pericoli più significativi della sismicità indotta riguardano, in ordine decrescente, 6 stati Usa: Oklahoma, Kansas, Texas, Colorado, New Mexico e Arkansas. Oklahoma e Texas hanno le più grandi popolazioni esposte ai terremoti indotti. Petersen ricorda che «Negli ultimi 5 anni, l’USGS ha documentato un elevato tremore e danni nelle aree di questi 6 stati, per lo più da terremoti indotti. Inoltre, il e website USGS Did You Feel It?  ha archiviato decine di migliaia di segnalazioni da parte del pubblico che ha sperimentato scosse in quegli stati, di cui circa 1.500 segnalazioni di forti scosse o danni».


Gli scienziati dell’USGS hanno individuato 21 aree con un aumento dei livelli di sismicità indotta. Terremoti indotti si sono verificati anche all’interno di piccole aree dell’Alabama e dell’Ohio, dove però si è registrata una recente diminuzione dell’attività dei terremoti indotti. In altre zone dell’Alabama e in piccole parti del Mississippi, si è registrato un aumento dell’attività e gli scienziati stanno ancora indagando se tali eventi siano indotti o naturali.

La USGS National Seismic Hazard Map fa una previsione cinquantennale, cioè la vita media di un edificio statunitense, quindi fornisce informazioni essenziali per la progettazione e le norme per costruire in base al rischio sismico e introduce  anche i cambiamenti derivanti dalla sismicità indotta su scale temporali brevi. Il nuovo rapporto USGS può essere quindi utilizzato sia dalle amministrazioni locali che statali e federali per  prendere decisioni più informate e dalla protezione civile Usa per valutare la vulnerabilità delle diverse aree e fornire informazioni sulla sicurezza per coloro che sono in potenziale pericolo. Gli ingegneri possono utilizzare le mappe e il rapporto per valutare la sicurezza sismica di  edifici, ponti, condutture e altre strutture importanti.

Negli ultimi 6 anni gli Stati Uniti centrali  hanno subito il più forte aumento della sismicità: «Dal 1973 al 2008, c’è stata una media di 24 terremoti di magnitudo 3.0 e più all’anno – spiega il rapporto – Dal 2009 al 2015, il tassodi aumento è stato costante, in media 318 all’anno e un picco nel 2015 con 1.010 terremoti. Fino a  metà marzo 2016, nella regione centrale statunitense ci sono stati 226 terremoti di magnitudo 3.0 e oltre. Fino ad oggi, il più grande terremoto si situa vicino a diversi pozzi di iniezione attivi ed è stato di magnitudo 5.6,  nel 2011 vicino a Prague, Oklahoma».


Negli ultimi anni nei CEUS è stato registrato il più significativo incremento di attività sismica negli Usa a causa di terremoti indotti, quindi anche le previsioni USGS per il  2016 distinguono tra sismicità antropica e naturale solo per i CEUS e gli scienziati hanno utilizzato anche la serie storica degli eventi sismici, risalendo fino al 1700, mettendo una forte enfasi sui terremoti nel 2015.

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Fonte: Greenreport.it


Autore: redazione Greenreport

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La gente sotto il cielo...



"La gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente... dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni d'individui, tutti eguali, ignari dell'esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi."

George Orwell


Proverbio del giorno


Alla coscienza nessuno può sottrarsi.


martedì 29 marzo 2016

Gmail è sempre più sicura

Articolo da PuntoInformatico.it

Roma - Per comunicare ai propri utenti di essere costantemente al lavoro in vista della sicurezza delle caselle Gmail, Google offre un riepilogo delle iniziative avviate e mette a disposizione dei piccoli aggiornamenti volti a consolidare le funzioni già attive.

Mountain View ha ricordato in primo luogo di aver introdotto, nel mese di febbraio, l'icona che contraddistingue le conversazioni con utenti i cui servizi di posta elettronica non supportino TLS: Gmail supporta da tempo le comunicazioni cifrate e la segnalazione delle mancanze della controparte ha innescato l'adeguamento da parte di utenti e servizi terzi, come evidenziato nel recente report sulla trasparenza. All'orizzonte, segnala poi Google, c'è la collaborazione con numerosi partner in vista della specifica SMTP Strict Transport Security.

Per quanto riguarda le novità più recenti, a partire da questa settimana Google ha scelto di potenziare le notifiche e le segnalazioni relative alla posta non sicura.
Lo fa in primo luogo ampliando il raggio di azione del servizio Safe Browsing, che già da tempo su Gmail allerta gli utenti a proposito di link contenuti in messaggi pericolosi: qualora gli utenti clicchino su link sospetti, anche attraverso applicazioni mobile, la segnalazione che gli si parerà sullo schermo per dissuaderli dal visitare una pagina pericolosa sarà ancora più visibile.

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Fonte: PuntoInformatico.it

Autore: Gaia Bottà

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"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee."

George Bernard Shaw




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Almeno tre volte al giorno...



"Almeno tre volte al giorno prenditi un momento per chiedere a te stesso cos'è davvero importante. E abbi la saggezza e il coraggio di costruire la tua vita intorno alla tua risposta."

Lee Jampolsky


Il 17 aprile vota si!



Video credit GreenpeaceItaly caricato su YouTube


Inchiostro al piombo per i papiri di Ercolano



Articolo da OggiScienza

SCOPERTE – Pompei ed Ercolano: due città passate alla storia non solo per il tragico destino, ma anche per tutto ciò che ci hanno tramandato, custodendolo per secoli sotto le ceneri vulcaniche. Un patrimonio che da oggi è ancora più ricco, grazie a una scoperta frutto del lavoro di un gruppo di ricerca internazionale.

Uno studio pubblicato su PNAS rivela che i papiri di Ercolano furono vergati non con un inchiostro di natura esclusivamente organica, bensì con uno metallico (un impasto di piombo, gomma arabica e nero fumo). Il che ne retrodata l’uso di circa quattro secoli.

Il risultato è stato raggiunto dal gruppo guidato da Vito Mocella dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del Cnr di Napoli, che ha collaborato con l’Institut National de la Santé et de la Recherche médicale, l’Università di Grenoble – Alpes, il Cnrs francese e l’Università di Gand in Belgio. Le attività di ricerca si sono tenute all’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble, in Francia.

Combinando diverse tecniche non distruttive di luce di sincrotrone, utilizzate su due frammenti di papiri, è stato possibile dimostrare che nell’inchiostro la concentrazione di piombo era così elevata da non poter dipendere da una contaminazione del metallo (eventualmente spiegabile con la presenza di quest’ultimo negli impianti idrici o con l’uso di calamai di bronzo).

“Finora si pensava che prima del IV-V secolo dopo Cristo il metallo non fosse presente nell’inchiostro dei papiri greco-romani. Infatti la prima miscela ferro-gallica identificata come inchiostro di scrittura di pergamena risale solo al 420 dopo Cristo. In seguito, gli inchiostri metallici sono diventati la norma per i documenti della tarda antichità e per la maggior parte di quelli del Medioevo”, spiega Mocella in un comunicato.


Quella della Villa dei papiri di Ercolano è l’unica libreria dell’antichità pervenuta quasi integralmente, contenente trattati filosofici in greco e alcune commedie in latino. Ben 2000 libri (di cui 600 ancora sigillati) estremamente fragili, che precedenti tentativi di lettura avevano danneggiato in modo grave – se non irreversibile.

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Fonte: OggiScienza


Autore: 
Giovanni De Benedictis 

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Articolo tratto interamente da OggiScienza



Ascoli Piceno timelapse

Ascoli Piceno timelapse from Giovanni Lattanzi on Vimeo.

Photo e video credit Giovanni Lattanzi caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Barcellona timelapse

BARCELONA timelapse from Alexander Kodisch on Vimeo.

Photo e video credit Alexander Kodisch caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


lunedì 28 marzo 2016

Citazione del giorno


"Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo."

Virginia Woolf


Dall’ondeggiante oceano la folla di Walt Whitman



Dall’ondeggiante oceano la folla

Dall’ondeggiare oceano, la folla, venne teneramente a
me una goccia,
mormorando Io ti amo, tra non molto morirò
ho fatto un lungo viaggio solo per guardardi, toccarti,
perchè non potevo morire sinchè non ti avessi guardato,
perchè temevo di poterti poi perdere.

Ora ci siamo incontrati, ci siamo guardati, siamo salvi,
ritorna in pace all’oceano mio amore,
anch’io sono parte di quell’oceano amore, non siamo così
separati,
considera il grande globo, la coesione di tutto, quando è
perfetta!
Ma per me, per te, il mare irresistibile deve separarci,
e se per un’ora ci tiene lontani, non può tenerci lontani
per sempre;
non essere impaziente – un istante – sappi che io saluto
l’aria, l’oceano e la terra,
ogni giorno al tramonto per amor tuo, amore.

Walt Whitman 


sabato 26 marzo 2016

La pace contro la guerra






"Se i popoli della terra, coralmente, potessero esprimersi, al di sopra di ogni differenza ideologica, politica, di ogni razza, al di sopra di ogni credo, e di ogni differenza di credo religioso, tutti i popoli della terra si pronuncerebbero per la pace contro la guerra."


Sandro Pertini

Tratto da | Messaggio di fine anno agli Italiani del 1979

Post originale pubblicato il 20 aprile 2014

Stanotte torna l'ora legale



Torna l'ora legale in Italia, stanotte le lancette dovranno essere spostate dalle 2 alle 3 e quindi si dormirà un'ora in meno.

Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un maggior risparmio energetico, grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. Il cambio di orario consente un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario.

Non indolore il cambiamento, purtroppo può portare e aggravare alcuni disturbi di salute, che vanno dall’alterazione del ciclo del sonno ai rischi per il cuore.

L'ora solare tornerà sui nostri orologi nella notte tra il 29 e 30 ottobre prossimo.



venerdì 25 marzo 2016

Addio a Johan Cruijff

Johan Cruijff (1974)

La leggenda del calcio Johan Cruijff è morto a Barcellona all'età di 68 anni.  Nello scorso novembre aveva dichiarato al mondo, che aveva un cancro ai polmoni, ma purtroppo dopo una dura lotta non c'è l'ha fatta.

Ripercorriamo la sua grande carriera, attraverso le pagine di Wikipedia.


Hendrik Johannes Cruijff, detto Johan e spesso scritto Cruyff al di fuori dei Paesi Bassi (Amsterdam, 25 aprile 1947 – Barcellona, 24 marzo 2016), è stato un calciatore e allenatore di calcio olandese, nonché dirigente sportivo.

Considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio, fu l'interprete più emblematico del calcio totale con cui l'Ajax e i Paesi Bassi di Rinus Michels rivoluzionarono la storia del calcio tra la seconda metà degli anni 1960 e la prima metà degli anni 1970.

Nel corso della carriera ricevette vari soprannomi: il più famoso è "Profeta del gol", che ispirò il titolo del film-documentario sulla vita sportiva di Cruijff diretto da Sandro Ciotti. Il giornalista Gianni Brera lo ribattezzò invece "il Pelé bianco".

È, insieme con Michel Platini e Marco van Basten, il calciatore che ha vinto più Palloni d'oro (riconoscimento da non confondere con l'odierno Pallone d'oro FIFA) nella storia, tre: nel 1971, nel 1973 e nel 1974. Fra Nazionale olandese e squadre di club segnò da professionista 402 gol in 716 partite ufficiali. È stato eletto secondo miglior calciatore del XX secolo dietro Pelé nella classifica stilata dall'IFFHS.

È uno dei sei allenatori ad aver vinto la Coppa dei Campioni dopo averla vinta da giocatore: detiene il record con Miguel Muñoz, Giovanni Trapattoni, Josep Guardiola, Frank Rijkaard e Carlo Ancelotti.


Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Questo articolo è pubblicato nei termini della 
GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera. 


Photo credit Rob Mieremet / Anefo (Nationaal Archief) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons


Pollice su e giù della settimana



Raro rinoceronte di Sumatra rinvenuto nel Borneo tratto da GreenStyle






Bruxelles I kamikaze preparavano attentato ad una centrale nucleare tratto da Fanpage

giovedì 24 marzo 2016

La corruzione minaccia le foreste dei Mari del Sud




Articolo da Salva le Foreste

Le  foreste pluviali della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone sono essenziali alla protezione di ecosistemi unici (in molti casi non ancora conosciuti), alla sopravvivenza dei popoli indigeni e al contenimento dei cambiamenti climatici. Il degrado di queste foreste foreste, dovuto principalmente alla crescente industria del legno, in gran parte illegale, rischia di avere impatti su tutto il pianeta.


Papua Nuova Guinea divenuta il primo produttore mondiale di legname tropicale, con circa 3,8 milioni di metri cubi esportati nel 2014. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (United Nations Office on Drugs and Crime), circa il 90 per cento del legname esportato dalla Papua Nuova Guinea e circa l'85 per cento di quello proveniente dalle Isole Salomone è stimato essere illegale

"Gli alberi vengono abbattuti in aree vietate, le operazioni di taglio non rispetta gli obblighi con le comunità locali, come strade e ponti", dice Samson Kupale dell’associazione locale Eco-forestale Forum.

Le foreste di Papua Nuova Guinea si estendono su oltre 29 milioni di ettari, e circa il 75 per cento della sua superficie totale del paese. Le foreste pluviali delle Isole Salomone coprono “appena" 2,2 milioni di ettari, ma questi è rappresenta l'80 per cento della superficie del paese.
Oltre l'80 per cento della popolazione di entrambi i paesi risiede nelle zone rurali e le foreste sono essenziali fornitori di cibo, acqua potabile e materiali per ripararsi.

Ma il taglio industriale è aumentato con la crescente domanda di legname da parte delle emergenti economie asiatiche. Anche l’espansione dell’agricoltura e delle piantagioni in aree forestali (ad esempio, dell'olio di palma), contribuisce alla crescente produzione di legname.

Le operazioni di taglio sono solitamente state in aree remote, dove il controllo da parte dell’autorità rappresenta una seria sfida.

L’Oakland Institute ha recentemente pubblicato un rapporto che mostra la presenza di forti indicatori di transfer pricing, ossia della massiccia evasione fiscale attraverso la triangolazione delle vendite nei paradisi fiscali. Secondo l’ONG il crescente business del legname non ha contribuito a sostenere il paese, e la tassa del 30 per cento viene allegramente evitata dichiarando zero profitti.


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Fonte: Salva le Foreste


Autore: redazione Salva le Foreste

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Articolo tratto interamente da Salva le Foreste



Acropolis Earth Hour 2016

Acropolis Earth Hour 2016 (Timelapse) from Alexandros Maragos on Vimeo.

Photo e video credit Alexandros Maragos caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Andalusia

"Natural Wonders - Above Andalusia" from IE·DNlab on Vimeo.

Photo e video credit IE·DNlab caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


mercoledì 23 marzo 2016

Buonanotte...


"Buonanotte alle persone serene, ma soprattutto a chi ha freddo al cuore, a chi soffre la solitudine, a chi aspetta qualcuno o qualcosa.
Buonanotte alle persone generose che regalano un po' del loro tempo e della loro vita alle persone tristi, a quelle che rimangono indietro.
E sanno ascoltarle, capirle e a rispettarle.
Buonanotte a tutte le persone sincere, a chi non sopporta l'ipocrisia, i sorrisi a comando, l'allegria forzata, le compagnie che accentuano la solitudine.
Buonanotte alle persone vere, quelle che non aspettano mai una occasione speciale per essere gentili e generose.
Buonanotte a tutti, ma proprio a tutti, nessuno escluso.
Con un sorriso."


Agostino Degas


Italian Offshore: l'inchiesta sul rischio trivelle nei mari italiani


Articolo da DinamoPress

La miopia della strategia energetica del governo, l'austerity come paradigma generalizzato, i risvolti meno conosciuti dello Sblocca Italia. Un'inchiesta indipendente racconta i pericoli dell'estrazione del petrolio nei mari italiani. A cominciare dall'Adriatico. Tanti buoni motivi per votare sì al referendum del 17 aprile.

La Conferenza ONU di Parigi sui cambiamenti climatici e l’imperturbabilità di una corsa alle fonti fossili che riguarda l’Italia come il resto del mondo: il referendum del 17 aprile sulle trivellazioni offshore a pochi mesi dalla COP21 è un’antitesi su cui riflettere.

Innanzitutto, se un momento di massima espressione democratica viene definito “inutile” e tacciato di “sprecare denaro pubblico”, centrale è la riflessione sui disvalori di una classe dirigente sempre meno timorosa nel fare dell’austerity un baluardo, uno schema di ragionamento politico: il messaggio che si intende far passare è che la democrazia è uno spreco, l’efficienza economica diventa la misura di tutte le cose.

La corsa alle fonti fossili in Italia trova il suo momento culminante nell’approvazione del decreto Sblocca Italia. Che si tratti di modello energetico o, più in generale, di gestione dei territori, quel decreto ha posto al centro la questione del chi decide. E per lo Sblocca Italia è il mercato che decide, la necessità di attirare investimenti; vale per i permessi di ricerca ed estrazione petrolifera come per inceneritori, grandi opere, commissariamento delle bonifiche. Pantomima di una shock economy fatta di spesa pubblica a garanzia e supporto di un capitalismo straccione senza più neanche il fascino del rischio d’impresa. Deregolamentazione ambientale, sfruttamento dei territori e del lavoro, rischio sanitario, completano il quadro. 

Anche per gli idrocarburi, a livello globale, la corsa è il frutto dei meccanismi del mercato prima ancora che di decisioni politiche o bisogni reali. Si può dire che, tra il 2010 e il 2014, con il prezzo del barile rimasto stabile intorno ai 100 dollari, le compagnie hanno trovato convenienza nell’investire anche nello sfruttamento di giacimenti residuali dal punto di vista quantitativo e qualitativo. In questo settore, però, la messa in produzione, cui erano finalizzati gli investimenti, arriva dopo anni. Significa che, nonostante il crollo del prezzo del petrolio, i progetti verranno comunque portati a termine con l’esigenza di rientrare dei capitali investiti. Il che è possibile anche con il prezzo al barile ribassato, data la lunga durata delle concessioni che danno diritto allo sfruttamento delle risorse per 30-40 anni, tutto il tempo di remunerare i capitali investiti. Si prefigura quindi l’accentuarsi della sovrapproduzione già in essere, si continuerà a estrarre e ad aumentare le scorte, allungando il futuro fossile del modello energetico planetario.

Veniamo all’Italia, Paese in cui la spinta del mercato alle fonti fossili è stata accompagnata da precise scelte politiche. Con la conversione in legge del decreto Sblocca Italia, sembrava ultimato quel percorso normativo iniziato da anni e teso a creare le condizioni per attirare investimenti nel settore idrocarburi. La Strategia Energetica Nazionale approvata dal Governo Monti nel 2013 lo diceva chiaramente: «l’opportunità di mobilitare investimenti in questo ambito è stata limitata da un contesto normativo e da un processo decisionale che hanno rallentato o fermato molte iniziative nel corso dell’ultimo decennio». In quel documento venivano individuate alcune “criticità”: la complessità del sistema autorizzativo e le limitazioni per le attività offshore contenute in alcuni provvedimenti di tutela ambientale che le avevano interdette in molte aree, cancellando, a detta del documento, progetti per 3,5 miliardi di euro. Risolvendo questi “problemi”, la produzione di idrocarburi avrebbe potuto giocare un ruolo determinante nei 180 miliardi di investimenti attesi entro il 2020 nel settore energetico. Si passava poi a individuare le 5 zone ad elevato potenziale: Valle Padana, Alto Adriatico, Abruzzo, Basilicata e Canale di Sicilia. Esattamente quelle in cui si è focalizzata la corsa ai permessi.

Come tutto ciò possa armonizzarsi con gli impegni presi dal Governo italiano alla COP21 di Parigi non è molto chiaro. Esplicita è invece la strategia sottesa ai provvedimenti inseriti nello Sblocca Italia in materia di idrocarburi: per attirare investimenti in un Paese le cui riserve sono scarse dal punto di vista qualitativo e quantitativo è necessario delineare un quadro normativo e fiscale favorevole. Inizia così la corsa al petrolio nei mari italiani, quella che “Italian offshore”, documentario di inchiesta indipendente, premiato al festival Documentari Inchieste Giornalismi sta raccontando.

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Fonte: DinamoPress

Autore: 
Salvatore Altiero


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Articolo tratto interamente da DinamoPress


Blogger: come inserire l'orario corretto nei post


Noto spesso, girando tra i blog, che molti orari di pubblicazione dei post sono sbagliati e quindi anche quello dei commenti. Sono sicuro che la maggioranza di voi conosca, come impostare il fuso orario, ma voglio pubblicare un breve tutorial per tutti.


  • Andare nella bacheca principale, aprire il menù a tendina e cliccare su impostazioni.
  • Cliccare su lingua e formattazione.

  • Nella pagina aperta, troverete vari menù a tendina da impostare:
  1. Fuso Orario: impostate su GTM +01 Roma
  2. Formato intestazione data: io ho scelto la versione classica, ma si può variare.
  3. Formato Ora: anche in questo caso, ci sono varie soluzioni.
  4. Formato dell'orario commento: optato per la soluzione classica, ma ognuno può fare la sua scelta.

Vi ricordo di guardare come riferimento l'immagine di questo post e alla fine di salvare le varie modifiche, cliccando in alto a dx su salva impostazioni.



4 - Formato dell'orario commento - In genere il più utilizzato è 23 febbraio 2014 15:37 - See more at: http://ilovebloggertutorial.blogspot.it/2014/02/blogger-come-modificare-le-impostazioni.html#sthash.0tky6fmx.dpuf

1-  Fuso Orario

Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

Queste sono le pagine sociali del blog in diversi servizi web. Trovate Web sul blog ai seguenti link (cliccate su per accedere):









Se vi piace questo blog aiutatelo a crescere, diffondete anche ai vostri amici i miei link. Grazie a tutti per la vostra fiducia.

Fiorita di marzo di Ada Negri


Fiorita di marzo

La fioritura vostra è troppo breve,
o rosei peschi, o gracili albicocchi
nudi sotto i bei petali di neve.
Troppo rapido il passo con cui tocchi
il suolo, e al tuo passar l'erba germoglia,
o Primavera, o gioia de' miei occhi.
Mentre io contemplo, ferma sulla soglia
dell'orto, il pio miracolo dei fiori
sbocciati sulle rame senza foglia,
essi, ne' loro tenui colori,
tremano già del vento alla carezza,
volan per l'aria densa di languori;
e se ne va così la tua bellezza,
come una nube, e come un sogno muori,
o fiorita di Marzo, o Giovinezza...

Ada Negri


Non avrete il nostro odio

https://www.flickr.com/photos/miguel_discart_vrac/25996680045/

di Elisabetta Cangelosi*

Elisabetta Cangelosi è ricercatrice in Scienze sociali e segue da tempo i temi dei beni comuni. Fa Comune insieme a noi dall’inizio e dedica una parte importante del suo tempo e dei suoi saperi in diversi movimenti. La scorsa settimana, ad esempio, era a Roma per introdurre uno dei gruppi di lavoro del seminario transnazionale Production and Common. Elisabetta vive tra Parigi e Bruxelles, città che ama perché più di altre abitate da cittadini con origini, storie, lingue diverse. Il 13 novembre era a settecento metri dal Bataclan, il 22 marzo era nella sua casa di Bruxelles, a dieci minuti dalla fermata della metro Maelbeek. Nel messaggio che ci ha inviato, tra l’altro, si legge: «Martedì sera un giornalista di Der Spiegel mi ha guardato piuttosto perplesso quando gli ho tradotto cosa avessi scritto, con un gessetto viola sull’asfalto davanti alla Bourse. Ero in buona compagnia. Le foto hanno fatto il giro del mondo. Quello che diceva il testo sull’asfalto era: “Non avrete il nostro odio…” »


Martedì sera un giornalista di Der Spiegel mi ha guardato piuttosto perplesso quando gli ho tradotto cosa avessi scritto, con un gessetto viola sull’asfalto davanti alla Bourse. Ero in buona compagnia. Le foto hanno fatto il giro del mondo. Quello che diceva il testo sull’asfalto era:

“Non avrete il nostro odio, continueremo a fare un mondo più giusto”.

Ho cercato di spiegargli che sì, certo, che sono arrabbiata e scioccata, ma che non intendo cascare in questa trappola. Che Bruxelles è un posto bellissimo perché ci sono persone di tutte le “culture”, di tutte le religioni, di tutti le origini. Mi ha chiesto se non cambierà. Gli ho risposto che spero di no. Perché io ho l’ho scelta per viverci proprio per questo.

Quello che non gli ho detto è che è la seconda volta. E non sono certo l’unico caso. La seconda volta in meno di sei mesi. Ci sono tre posti che chiamo “casa”, due di questi sono Parigi e Bruxelles. Il 13 novembre ero a settecento metri dal Bataclan, chiusa in un ristorante, oggi mi passavano le ambulanze sotto casa. Maelbeek è a dieci minuti da casa. Quello che non gli ho detto è che l’aeroporto Zaventem di Bruxelles lo conosco bene, troppo bene: non sarei riuscita a spiegargli che no, io non voglio odiare nessun gruppo sociale o etnico. Non ci sto ad alimentare l’odio. Perché è di questo odio che si nutrono le relazioni sociali costruite con ingiustizia e violenza.

Se nel vagone della metro c’erano – e certamente c’erano – le persone che ci sono ogni giorno, quelle per cui sorrido (se fuori non è troppo grigio!) quando prendo la metro ci sono vittime di origine, religioni e lingue diverse. Ci sono vittime “bruxellesi”, quelle che rendono questa città un posto strano e un po’ speciale.

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Fonte: Comune-info  


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Articolo tratto interamente da 
Comune-info


Photo credit Miguel Discart caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


Citazione del giorno


"Che orrore! Basta violenza, basta terrorismo, basta guerre, basta sangue. Torniamo umani."

Gino Strada


martedì 22 marzo 2016

Solidarieta' al popolo belga


Ancora una volta una strage e l'orrore che torna. L'umanità in questo mondo è sempre più rara e chi colpisce persone inermi, è un vigliacco. 

In queste ore esprimo la mia vicinanza al popolo belga e un mio pensiero a tutte le vittime e ai loro parenti.


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Proverbio del giorno


Chi trova un amico trova un tesoro.




sabato 19 marzo 2016

Se di Rudyard Kipling


Se

Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all'odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;

Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.

Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c'è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: "Tenete duro!"

Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling