lunedì 29 febbraio 2016

Proverbio del giorno


Purtroppo sono più numerosi gli uomini che costruiscono muri di quelli che costruiscono ponti.

Proverbio cinese


Il business del calcio cinese


Articolo da China Files

Pechino allenta il controllo governativo sul pallone e concede maggiore margine di manovra alla China Football Association. La Cina cerca di rilanciare il calcio a suon di milioni e intanto anche i diritti televisivi diventano un affare miliardario.


Proprio all'inizio del percorso per provare a diventare una potenza globale del pallone, la Cina allenta il controllo governativo sulla sua Federcalcio. O forse lo fa proprio per favorire questo progetto. La China Football Association potrà godere di maggiore autonomia e sarà scorporata dall'Amministrazione centrale per il calcio, la struttura che di fatto gestisce lo sport nella Repubblica popolare.

Nella pratica questo si concretizzerà con uno spazio di manovra più ampio sul personale, sul monte pagamenti, sulla scelta del commissario tecnico delle squadre nazionali e sul marketing. Per citare l'agenzia ufficiale Xinhua, l'obiettivo è smantellare quel «sistema difensivo» che ha imbrigliato lo sviluppo del calcio cinese.

Le ambizioni della Cina sono quelle del suo presidente, Xi Jinping, grande tifoso del pallone. Da lui infatti sarebbe partita l'esortazione a ravvivare il calcio nazionale, fino a riuscire a ospitare un'edizione della Coppa del mondo e, in prospettiva, a vincere il mondiale.

Intanto società e magnati si lanciano nel nuovo business. Nella finestra estiva di mercato le squadre cinesi hanno fatto concorrenza alle europee, portando in rosa campioni strappati a suon di contratti milionari. L'elenco include tra gli altri l'argentino Ezequiel Lavezzi, passato dal Paris Saint-Germain all'Hebei China Fortune assieme all'ex romanista Gervinho, Jackson Martinez dall'Atletic Madrid al Guangzhou Evergrande; Fredy Guarin dall'Inter a Shanghai. In totale i club della China Super League hanno speso l'equivalente di 317 milioni di euro, più di quanto abbiano fatto le squadre della Premier League britannica. Addirittura la League One, la Serie B cinese, ha speso più di Bundesliga, Liga e campionato francese, nota sempre la Xinhua nel chiedersi se la strategia dello spendi e spandi potrà avere successo e portare benefici.

La risposta è sì per Sven Goran Eriksson. L'allenatore svedese è convinto che in 10 o 15 anni la nazionale cinese potrà competere per diventare campione del mondo. Le grandi spesi lasciano invece scettico l'ex calciatore Sun Jihai, secondo cui ciò che serve sono i vivai e che i giocatori cinesi vadano all'estero.

Continua la lettura su China Files

Fonte: China Files

Autore: 
Andrea Pira

Licenza: Licenza Creative Commons

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported. 

Articolo tratto interamente da China Files 




Oscar 2016: ecco la lista dei vincitori


Alla fine i vincitori annunciati sono riusciti a essere premiati con l'ambita statuetta. Leonardo Di Caprio al sesto tentativo ce l'ha fatta, vincendo come migliore attore protagonista per Renevant.

Ennio Morricone ha vinto l'Oscar per la colonna sonora del film di Quentin Tarantino The Hateful Eight. Il maestro dopo cinque nomination andate a vuoto e un Oscar alla carriera nel 2007 è riuscito a vincere questo premio, per la colonna sonora di un film.

Ecco la lista di tutti i vincitori, pubblicata su Wikipedia (in grassetto i vincitori):


Miglior film

Miglior regia

Miglior attore protagonista

Miglior attrice protagonista

Miglior attore non protagonista

Miglior attrice non protagonista

Migliore sceneggiatura originale

Migliore sceneggiatura non originale

Miglior film straniero

Miglior film d'animazione

Miglior fotografia

Miglior scenografia

Miglior montaggio

Miglior colonna sonora

Miglior canzone

Migliori effetti speciali

Miglior sonoro

Miglior montaggio sonoro

Migliori costumi

Miglior trucco e acconciatura

Miglior documentario

Miglior cortometraggio documentario

Miglior cortometraggio

Miglior cortometraggio d'animazione


domenica 28 febbraio 2016

Il "giorno sbagliato"


Domani sarà il 29 febbraio; questo giorno fu introdotto nel 46 a.C. da Giulio Cesare per recuperare le ore di scarto rispetto all'anno solare (che dura in realtà 365 giorni e sei ore).

Il proverbio dice "anno bisesto, anno funesto"; ma non soltanto in Italia c'è questa credenza, anche in Grecia, per esempio, si evita di sposarsi nell'anno bisesto, perché si pensa che porti sfortuna ed effettivamente si registra un calo dei matrimoni. In Scozia, invece c'è la rima "anno bisestile, mai buono per l'ovile": anche per le pecore questo giorno non porta bene!

L'eccezione è in Cina, dove per gli anziani sposarsi nell'anno "abbondante" (che per il calendario lunisolare cinese è più lungo di un mese intero) porta prosperità.

Sull'anno bisestile c'è anche una bizzarra teoria, la tesi del "tempo fantasma" e cioè, quando nel 1582 il calendario gregoriano ha definito l'attuale calcolo degli anni bisestili, sarebbe stato commesso dalla chiesa un errore voluto per inventarsi ben tre secoli di storia, dall'anno 614 al 911. In base a questa teoria, tutto ciò che è avvenuto durante questo periodo, sarebbe inventato o da ridatare.

Esiste persino un giornale a cadenza bisestile, edito ogni quattro anni e in edicola solo il 29 febbraio.

Si intitola La Bougie du sapeur ossia La candelina del pompiere, ed è pubblicato soltanto in Francia, dal 1980 sono usciti dieci numeri, compreso quello di quest'anno.

I nati il 29 febbraio in teoria dovrebbero festeggiare il compleanno ogni 4 anni, ma c'è qualcuno che preferisce celebrarlo il 28. Ricordiamo alcuni nati in questo giorno: Papa Paolo 3°, Gioacchino Rossini, Balthus e il cantante Khaled.

Quindi, aspettiamo questa data e vediamola come un regalo prezioso: un giorno in più per fare quello che più ci aggrada e magari per fermarsi a riflettere un po’ di più e non facendoci prendere dalla paura per vecchie credenze, dicerie e superstizioni.

Buon 29 febbraio a tutti!

Autore: Mariangela B.

Coautore: Cavaliere oscuro del web
 


Immagine del giorno

https://www.flickr.com/photos/edwinvanbuuringen/9374559847

Malcesine - Lago di Garda

Photo credit Edwin van Buuringen caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons 



I migliori e i peggiori alimenti per il sonno


Articolo da Ambientebio

Come favorire il sonno con l’alimentazione: i cibi che, nel bene e nel male, influenzano il nostro modo di dormire.


Il sonno è un elemento essenziale per la nostra salute. Dormire bene, infatti, consente al nostro corpo di rigenerarsi e di evitare spiacevoli, e in alcuni casi anche pericolosi, incidenti dovuti in parte alla mancanza di concentrazione e alla stanchezza accumulata.

Esistono diversi rimedi naturali che possono i favorire il sonno, ma un primo punto di partenza per combattere questo disturbo è sicuramente l’alimentazione.

Così come il cibo può favorire il riposo, può però anche peggiorarlo. Vediamo allora insieme un elenco di alimenti, i migliori e i peggiori, che possono favorire o disturbare il sonno.

ALIMENTI CHE FAVORISCONO IL SONNO

Per iniziare, ecco l’elenco dei cibi che possono essere consumati la sera, prima di andare a dormire.

Ciliegie

Le ciliegie sono uno dei pochi alimenti naturali che contengono melatonina, una sostanza naturale in genere prodotta dalla ghiandola pineale. È un ormone che ha il preciso compito di regolare i cicli sonno-veglia.  Bere succo di ciliegia prima di andare a dormire potrebbe generare dei piccoli miglioramenti nella durata del sonno e nella qualità.

Banane

Le banane aiutano a il sonno perché contengono il magnesio e potassio, che favoriscono il rilassamento dei muscoli. Al loro interno sono presenti però anche i carboidrati, che generano sonnolenza. In realtà, le banane fanno bene un po’ a tutto il nostro corpo, visto potassio promuove la salute cardiovascolare e il funzionamento cognitivo.

Patate dolci

Le patate dolci non solo forniscono carboidrati complessi che favoriscono il sonno, ma contengono anche potassio, molto importante, come abbiamo visto nel punto precedente, per rilassarsi e rimanere in salute.

Valeriana

La valeriana è una pianta conosciuta per le sue proprietà rilassanti. Consente di accelerare l’insorgenza del sonno e migliorarne la qualità.

Avena

Il triptofano è un amminoacido essenziale che innalza i livelli di serotonina nel cervello e di melatonina. Tra gli alimenti che contengono triptofano troviamo l’avena. Questo cereale contiene però anche sali minerali, vitamine e zinco che aiutano anche contro lo stress di una giornata lavorativa pesante.


Un’alternativa all’avena può essere anche una minestra di orzo, particolarmente digeribile e ricco di silicio, vitamina B1 ed E, molto adatto per i soggetti ansiosi.

Continua la lettura su Ambientebio


Fonte: Ambientebio

Autore: 
  
Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da Ambientebio



Fermiamo le trivelle




Video credit GreenpeaceItaly caricato su YouTube


Per noi di Vladimir Vladimirovic Majakovskij


Per noi

L'amore
non è paradiso terrestre,
a noi
l'amore
annunzia ronzando
che di nuovo
è stato messo in marcia
il motore
raffreddato del cuore.

Vladimir Vladimirovic Majakovskij


sabato 27 febbraio 2016

Esiste qualcosa di più grande...



"Esiste qualcosa di più grande e più puro rispetto a ciò che la bocca pronuncia. Il silenzio illumina l’anima, sussurra ai cuori e li unisce. Il silenzio ci porta lontano da noi stessi, ci fa veleggiare nel firmamento dello spirito, ci avvicina la cielo; ci fa sentire che il corpo è nulla più che una prigione, e questo mondo è un luogo d’esilio." 

 Khalil Gibran


Vi ricordo l'iniziativa poesie e racconti dal web




Voglio ricordare a tutti gli amici e lettori di questo blog, l'iniziativa poesie e racconti dal web. Se siete interessati alla pubblicazione di una vostra opera su questo blog, inviatemi  la vostra richiesta via  e-mail.


E’ sera a Roma

E' sera a Roma from Ricordi Ripresi on Vimeo.

Photo e video credit Ricordi Ripresi caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


San Pietroburgo timelapse

Saint-Petersburg project from Pavel Tenyakov on Vimeo.


Photo e video credit Pavel Tenyakov caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


E' nato il Comitato nazionale "Vota SI per fermare le trivelle"


Articolo da Zeroviolenza

Comitato nazionale “Vota SI per fermare le trivelle”
26 febbraio 2016

Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che si mobiliteranno per il voto.

E’ nato il comitato nazionale delle associazioni “Vota SI per fermare le trivelle”. Lavorerà per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare SI per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.

La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, rende “sine die” le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare.

Far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale, è la vera posta in gioco di questo referendum. Il comitato nazionale si pone l’obiettivo di diffondere capillarmente informazioni sul referendum in tutti i territori e far crescere la mobilitazione, spiegando che il vero quesito è: “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”.

Il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. Dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile a discapito dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale? Noi vogliamo - dice l’appello del Comitato - che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’election day (l’accorpamento in un’unica data del voto per il referendum e per le amministrative) ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto e puntare sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto.

Continua la lettura su Zeroviolenza


Fonte: Zeroviolenza

Autore: 
Comitato nazionale “Vota SI per fermare le trivelle”


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale


Articolo tratto interamente da Zeroviolenza 


Proverbio del giorno



Il dubbio è il padre del sapere


27 febbraio 1933 – Incendio del Reichstag: L'edificio del parlamento tedesco a Berlino, il Reichstag, viene incendiato


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'incendio del Reichstag fu un incendio doloso al Palazzo del Reichstag a Berlino avvenuto il 27 febbraio 1933. L'evento è considerato cruciale per l'affermazione del nazismo in Germania.

Alle 21:14 della sera del 27 febbraio 1933 una stazione dei pompieri di Berlino ricevette l'allarme che il Palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, stava bruciando. L'incendio sembrò essersi originato in diversi punti, e per il momento in cui polizia e pompieri arrivarono, una grossa esplosione aveva mandato in fiamme l'aula dei deputati. Alla ricerca di indizi, la polizia trovò Marinus van der Lubbe, mezzo nudo, che si nascondeva dietro l'edificio.

Adolf Hitler e Hermann Göring arrivarono poco dopo, e quando gli fu mostrato van der Lubbe, un noto agitatore comunista, Göring dichiarò immediatamente che il fuoco era stato appiccato dai comunisti e fece arrestare i capi del partito. Vengono arrestati e processati i comunisti bulgari Georgi Dimitrov, Blagoj Tanev e Vasil Popov. Hitler si avvantaggiò della situazione per dichiarare lo stato di emergenza e incoraggiare il vecchio Presidente Paul von Hindenburg a firmare il Decreto dell'incendio del Reichstag, che aboliva la maggior parte dei diritti civili forniti dalla costituzione del 1919 della Repubblica di Weimar.

Secondo la polizia, van der Lubbe sostenne di aver appiccato il fuoco per protestare contro il sempre maggiore potere dei nazisti. Sotto tortura, egli confessò ancora, e fu portato in giudizio, assieme ai leader del Partito Comunista all'opposizione. Con i propri capi in prigione e senza accesso alla stampa, i comunisti furono pesantemente sconfitti alle successive elezioni, e a quei deputati comunisti (e alcuni socialdemocratici) che furono eletti al Reichstag non fu permesso, dalle SA, di prendere il loro posto in parlamento. Hitler fu sospinto al potere con il 44% dei voti e costrinse i partiti minori a dargli la maggioranza dei due terzi per il suo Decreto dei pieni poteri, che gli diede il diritto di governare per decreto e sospendere molte libertà civili.

Al Processo di Lipsia, celebrato otto mesi dopo, van der Lubbe fu riconosciuto colpevole e condannato a morte. Fu decapitato il 10 gennaio 1934, tre giorni prima del suo venticinquesimo compleanno.

D'altra parte, in uno degli ultimi atti di uno stato costituzionale, in quello stesso processo la corte del Reichsgericht assolse la dirigenza del partito comunista: cosa ancora più rimarchevole alla luce del fatto che il principale imputato, l'agente del Comintern Georgi Dimitrov, aveva sostenuto, in un clima politico di forti intimidazioni, che i comunisti erano estranei all'incendio e che legittimo era il sospetto che i veri colpevoli fossero Hitler, Goering e Goebbels. Questo fece infuriare Hitler, che decretò che, da quel momento in poi, il tradimento, assieme ad altri reati, sarebbe stato giudicato solamente dal neocostituito Volksgerichtshof (la "Corte del popolo"), che divenne tristemente noto per l'enorme numero di condanne a morte inflitte sotto la guida di Roland Freisler. L'autodifesa di Dimitrov, intanto, veniva tradotta e diffusa in tutto il mondo (si veda il libro "Il processo di Lipsia", Editori Riuniti), mentre in vari paesi inchieste indipendenti dimostravano che tutta la vicenda costituiva una montatura dei nazisti finalizzata a mettere fuori legge il partito comunista e perseguitarne i militanti. In effetti, nelle settimane successive, furono oltre quattromila i quadri del partito a essere arrestati.

Gli storici generalmente concordano che van der Lubbe, talvolta descritto come un mezzo matto o un provocatore, fu in qualche modo coinvolto nell'incendio del Reichstag. L'estensione del danno, comunque, rende molto improbabile che egli, se coinvolto, avesse agito da solo. Considerando la velocità con cui il fuoco invase l'edificio, è quasi certo che una sola persona non avrebbe potuto appiccare un incendio di così vaste proporzioni, e così repentinamente letale; la reputazione di van der Lubbe di essere uno sciocco assetato di fama, e i commenti oscuri di alcuni ufficiali nazisti, oltre a numerosi altri fatti, fanno dunque ritenere alla grande maggioranza degli studiosi che la gerarchia nazista fosse coinvolta nella vicenda, al fine di ottenerne quel guadagno politico che in effetti ci fu, e che cambiò il destino dell'Europa.

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.



venerdì 26 febbraio 2016

Trovato diserbante glifosato in alcune note marche di birra


Articolo da La Stampa

Cinquecento anni fa Guglielmo IV di Baviera firmò il decreto sulla purezza della birra, indicazioni che in parte ancora oggi ne governano la produzione. Il solenne anniversario rischia però di essere celebrato senza bollicine: l’Istituto per l’ambiente di Monaco, organizzazione che si batte per le colture biologiche, ha realizzato uno studio secondo cui 14 marche di birra tedeschi contengono il diserbante glifosato.


Si tratta di una sostanza che da tempo divide gli esperti: per alcuni potrebbe essere cancerogena, per altri invece non è pericolosa per la salute dell’uomo. L’allarme è scattato in Germania, ma riguarda molti Paesi, tra cui anche l’Italia. «Il glifosato è ampiamente presente anche in cibi e bevande commercializzate in Italia», spiega all’Ansa Franco Ferroni, responsabile Agricoltura del Wwf Italia. «Si tratta di una sostanza utilizzata per trattamenti agricoli in modo massiccio e ripetuto e che può rappresentare un pericolo - prosegue Ferroni - eppure solo in Lombardia ne viene monitorata la presenza nelle acque, mentre nel resto di Italia non c’è nessun obbligo di rilevazione. Chiediamo venga esteso il monitoraggio». 

Continua la lettura su La Stampa


Fonte: La Stampa

Autore: redazione La Stampa



Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Articolo tratto interamente da 
La Stampa 


Citazione del giorno


"Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni."

Jeremy Irons


Pollice su e giù della settimana



Il Big Rip: l'universo non finirà prima di 2,8 miliardi di anni tratto da Il Corriere della Sera





Unioni civili, il Senato dice sì senza stepchild adoption tratto da Euronews








giovedì 25 febbraio 2016

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)



Oggi vi consiglio:

Oggi sono nero tratto da Queer as Blog 

L'analisi di Xavier è perfetta, qualcuno vede il bicchiere mezzo pieno, ma troppi diritti vengono ancora negati. 


Altro post sul ddl Cirinnà.

Il Senato ha votato la fiducia sul ddl Cirinnà tratto da Il Post

Hanno votato a favore in 173, i contrari sono stati 71.

Pixabay: archivio d'immagini libere in alta qualità




Quanti di voi passano ore per trovare un’immagine adatta per un post e soprattutto libera? Sicuramente siete in molti, ma bisogna sempre verificare la fonte e chiedersi se l'immagine è liberamente utilizzabile.

Un sito che permette tutto questo e con foto in altissima qualità è Pixabay, sulla home page si descrive cosi:


"Trovare immagini gratis e di qualità è di solito un compito noioso - a causa del diritto d'autore, della necessaria citazione o della bassa qualità. Pertanto, abbiamo deciso di creare Pixabay - una collezione per immagini di straordinaria qualità e di pubblico dominio. La tua risorsa per file vettoriali, disegni e foto gratis. È possibile utilizzare liberamente qualsiasi immagine da Pixabay in formato digitale e stampato, per uso personale e commerciale, senza citazione dell'autore originale.”.


Le foto si possono prelevare, perché sono tutte pubblicate sotto Creative Commons CC0. Quindi cosa aspettate, fate una ricerca nel sito e magari perché non condividere anche i vostri lavori.


Link: Pixabay

Post originale pubblicato il 14 FEBBRAIO 2015


Nascite al minimo storico in Italia


Articolo da Fanpage.it

Pochi giovani, pochi bambini. In Italia le nascite sono al minimo storico: secondo il Report sugli indicatori demografici dell'Istat, lo scorso anno sono venuti al mondo 488mila neonati, circa 15mila meno rispetto all'ultima rilevazione. È il dato più basso dall'Unità d'Italia. La media è di 1,35 figli per donna – segnando per il nostro paese il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità – e generalmente il parto avviene più tardi, intorno ai 31,6 anni. A essere diminuito, oltre a quello dei nuovi nati, è anche il numero dei giovani: è il calo la popolazione fino a quattordici anni (8,3 milioni, il 13,7% del totale) e in generale quella dai quindici ai sessantaquattro (39 milioni, il 64,3%). Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% degli italiani. L'età media della popolazione è aumentata di due decimi e arriva a 44,6 anni.

Ma se le nascite sono al minino, sono le morti che nel 2015 hanno registrato una crescita, salendo di circa 54 mila unità. I deceduti lo scorso anno sono stati 653 mila, con un tasso di mortalità pari al 10,7 per mille, il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (tra i 75 e 95 anni). La ragione sta secondo l'Istat in parte in "effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza". Ad ogni modo, è diminuita anche la speranza di vita alla nascita: per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85).

Continua la lettura su Fanpage.it

Fonte: Fanpage.it

Autore: 
Claudia Torrisi


Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

Articolo tratto interamente da Fanpage.it