venerdì 24 luglio 2015

Scoperto il pianeta gemello della Terra

Kepler-452b artist concept

Articolo da Media Inaf

La caccia a sistemi di esopianeti che possano essere considerati dei facsimile dell’accopiata Terra-Sole si fa sempre più serrata. E’ una continua, appassionante rincorsa tra i vari gruppi di ricerca che affinano le loro armi, fatte di telescopi, camere a immagini, spettrografi, algoritmi di calcolo, e ovviamente tantissimo lavoro, per avvicinarsi all’ambitissimo traguardo. Solo qualche giorno fa avevamo dato notizia della scoperta di un esopianeta della taglia di Giove in orbita attorno a una stella simile al Sole.

Oggi la NASA, nel corso di una conferenza stampa annuncia la scoperta di un pianeta, dal diametro inferiore al doppio di quello terrestre, e che si trova ad orbitare a una stella straordinariamente simile al Sole. E, per completare il quadro, la distanza tra pianeta e stella madre è la stessa di quella che separa la Terra dal Sole. Il pianeta si trova dunque in zona abitabile.

La scoperta viene presentata nell’ambito del nuovo catalogo rilasciato dal team della missione Kepler, che aggiunge 500 nuovi candidati esopianeti ai quasi 4200 già individuati dall’osservatorio orbitante della NASA in quattro anni di attività, e nonostante i suoi recenti problemi operativi.

«Questo catalogo contiene la nostra prima analisi di tutti i dati di Kepler, nonché una valutazione automatizzata di questi risultati», dice Jeffrey Coughlin, scienziato del SETI Institute che ha guidato il lavoro per realizzare il nuovo catalogo. «Tecniche più efficienti di analisi consentiranno agli astronomi di determinare meglio il numero di pianeti piccoli e freddi che sono i migliori candidati per ospitare la vita». Il telescopio spaziale Kepler identifica i possibili pianeti osservando diminuzioni periodiche nella luminosità delle stelle. Tuttavia, la conferma che questi fenomeni siano associati effettivamente al transito di pianeti davanti alla loro stella madre richiede osservazioni da parte di altri strumenti, in genere alla ricerca di piccoli spostamenti nel movimento dei delle stelle. Va comunque ricordato il fatto che la stragrande maggioranza dei candidati scoperti di Kepler si sono poi rivelati essere effettivamente dei pianeti.

Il nuovo catalogo comprende 12 candidati, il cui diametro è meno di due volte quello della Terra, in orbita nella cosiddetta zona abitabile della loro stella. In questa zona il flusso di energia emesso dall’astro è tale da permettere l’esistenza dell’acqua allo stato liquido qualora sia presente sulla superficie di un pianeta. Tra questi candidati, Kepler 452b è senza dubbio il più interessante, poiché orbita attorno a una stella dalle caratteristiche molto simili al nostro Sole: rispetto ad essa è solo il 4 per cento più massiccia e il 10 percento più luminosa. E in più Kepler 452b orbita intorno alla sua stella a una distanza di circa 150 milioni di chilometri, la stessa che separa la Terra dal Sole.

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Fonte: Media Inaf


Autore: Marco Galliani

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Articolo tratto interamente da Media Inaf

Photo credit NASA Ames/JPL-Caltech/T. Pyle [Public domain], via Wikimedia Commons

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