sabato 31 gennaio 2015

È uscito Be-CREATIVE N.8!




La quiete dopo la tempesta di Giacomo Leopardi


La quiete dopo la tempesta

Passata è la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina,
tornata in su la via,
che ripete il suo verso. Ecco il sereno
rompe là da ponente, alla montagna;
sgombrasi la campagna,
e chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio,
torna il lavoro usato.
L’artigiano a mirar l’umido cielo,
con l’opra in man, cantando,
fassi in su l’uscio; a prova
vien fuor la femminetta a cor dell’acqua
della novella piova;
e l’erbaiuol rinnova
di sentiero in sentiero
il grido giornaliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
apre terrazzi e logge la famiglia:
e, dalla via corrente, odi lontano
tintinnio di sonagli; il carro stride
del passegger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand’è, com’or, la vita?
Quando con tanto amore
l’uomo a’ suoi studi intende?
o torna all’opre? o cosa nova imprende?
quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’affanno;
Gioia vana, ch’è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte
chi la vita abboria,
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudar le genti e palpitar, vedendo mossi alle nostre offese
folgori, nembi evento.
O natura cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo tal volta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.

Giacomo Leopardi

Immagine del giorno

Quella casetta sul lago del tempo, mesta e nuda nella memoria...

La Casina Vanvitelliana sul Lago Fusaro

Photo credit Salvatore Brontolone caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

venerdì 30 gennaio 2015

Mantieni i tuoi pensieri...

 
 
Mantieni i tuoi pensieri positivi
Perché i tuoi pensieri diventano parole
Mantieni le tue parole positive
Perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti
Mantieni i tuoi comportamenti positivi
Perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini
Mantieni le tue abitudini positive
Perché le tue abitudini diventano i tuoi valori
Mantieni i tuoi valori positivi
Perché i tuoi valori diventano il tuo destino.
 
Mahatma Gandhi

Post originale pubblicato il 30 gennaio 2013


Austria in una sinfonia


Austria In A Symphony - A Time Lapse Movie from Fabian Lackner on Vimeo.

Photo e video credit Fabian Lackner caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Popocatépetl e Iztaccíhuatl


Entre Volcanes from aaronrmz on Vimeo.


Photo e video credit aaronrmz caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons




giovedì 29 gennaio 2015

Citazione del giorno


"Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano."

Oscar Wilde
 
 

Prime misure antiausterità del neo governo greco

Alexis Tsipras on Subversive Festival

Articolo da Pressenza

Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita l’antico adagio e così  il primo giorno dopo le elezioni greche,  prendendo  in contropiede  i burocrati europei che gli ricordavano di rispettare gli impegni presi, Tsipras ha esordito affermando che per il nuovo governo greco non varranno gli accordi presi da precedenti governi.

Solo due giorni dopo per voce del neo-ministro dell’economia Varoufakis, definito marxista libertario, Syriza ha rincarato la dose dichiarando “è irrealistico  il pagamento del debito”; debito che ammonta a 320 miliardi di euro.

Sempre lo stesso giorno il governo greco ha dichiarato “Il pagamento del debito non è prioritario, lo è invece,  innalzare subito il minimo salariale dei lavoratori da 450 a 750 euro.”

Oggi il governo greco ha avviato un piano per fermare immediatamente le privatizzazioni  delle infrastrutture e dei produttori di energia dichiarando che “fermare le privatizzazioni sarà vitale per lo sviluppo della Grecia”.

Infine sempre nella giornata di oggi a 3 giorni di distanza dall’elezioni, il governo greco si è clamorosamente  smarcato dalla politica estera europea, dichiarandosi totalmente contrario  alle ipotesi di ulteriori sanzioni alla Russia, sanzioni volute dalla Nato e dagli USA e a cui l’Europa finora si è completamente piegata.

Secondo quanto riportato dalla Bild, il premier Alexis Tsipras con una nota formale rivolta a Bruxelles,  avrebbe avuto una conversazione telefonica con Federica Mogherini alto rappresentante UE per la politica estera,  nella nota  Tsipras ha espresso un’obiezione formale al comunicato di ieri mattina dell’Ue, nel quale si parla della “responsabilità di Mosca nel “deterioramento della situazione nell’Est dell’Unione europea” facendo riferimento alla situazione in  Ucraina ed  evocando l’ipotesi di nuove sanzioni.

Tsipras nella nota sostiene che il governo di Atene precedentemente non era stato consultato e il suo silenzio non poteva essere considerato, come solitamente avviene, un tacito consenso.

La nota di Tsipras  prosegue  “Sottolineiamo che (il comunicato della UE) non ha il consenso del nostro Paese”.  Il Telegraph invece riporta i contenuti della conversazione avvenuta tra il primo ministro  greco e l’alto rappresentante per la politica estera europea Mogherini”; nella conversazione telefonica  Tsipras, riferendosi al rapporto con la Russia,  ha manifestato l’assoluta insoddisfazione per come finora è stata trattata tutta la vicenda dalla Comunità Europea.

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Fonte: Pressenza

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Articolo tratto interamente da Pressenza

Photo credit Robert Crc (Subversive festival media) [FAL], attraverso Wikimedia Commons

mercoledì 28 gennaio 2015

L'uomo che si isola...

 


"L'uomo che si isola rinuncia al suo destino, si disinteressa del progresso morale. Parlando in termini morali, pensare solo a sé è la stessa cosa che non pensarci affatto, perché il fiore assoluto dell'individuo non è dentro di lui; è nell'umanità intera. Non si adempie il dovere, come spesso si è portati a credere e come ci si vanta di fare, confidandosi tra le vette dell'astrazione e della speculazione pura, vivendo una vita da anacoreta; non vi si adempie con i sogni ma con gli atti, atti compiuti nella società e per essa."

Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Tratto da | Scienza della logica di Georg Wilhelm Friedrich Hegel



Firefox Hello: come funziona


Articolo da Mozilla blog ufficiale

Le conversazioni tramite video dovrebbero iniziare in modo semplice ed immediato proprio come quelle che avvengono di persona, ma in realtà le cose non vanno così. Prima di iniziare a parlare, infatti, è necessario fornire il proprio indirizzo email, creare un account, condividere informazioni personali e scaricare il software.

Recentemente, Mozilla ha introdotto Firefox Hello, il primo sistema globale di comunicazione realizzato direttamente all’interno di un browser che contribuisce a rendere le cose più facili.

Oggi il processo di chiamata è stato semplificato eliminando alcun passaggi. Dopo aver posizionato l’icona di Hello nella barra del menu o sul pannello di personalizzazione, è sufficiente cliccare sul tasto “Inizia una conversazione” per creare la prima video chiamata. Quando si avvia una conversazione, si apre una finestra che mostra l’immagine della propria web-cam fino a che la persona invitata clicca sul link e si unisce alla chiamata. Nell’attesa, è possibile navigare su siti web al di fuori della finestra. Hello invierà infatti una notifica quando l’altro partecipante si unisce alla conversazione. L’icona di Hello diventerà blu e verrà inviato un alert sonoro. Nel corso delle prossime settimane, Firefox Hello comparirà nell’angolo superiore destro del browser Firefox.

Ecco un video che mostra il funzionamento di Firefox Hello.

Ogni conversazione utilizza un URL univoco tra due persone per comunicare in maniera semplice tramite audio o video. È possibile creare più conversazioni e nominarle in maniera differente a seconda delle diverse occasioni, in modo da poter raggiungere più facilmente le persone con le quali si parla regolarmente senza la necessità di generare ogni volta un nuovo link. Tutto ciò può essere fatto senza dover creare un account e senza la necessità di rilasciare le proprie informazioni personali. Per esempio, si può nominare la conversazione“121” per il check-in settimanale con un collega, e un’altra come “Family time” per le chiacchierate quotidiane con i propri familiari. Salvando le conversazioni, saranno sempre disponibili ogni volta che se ne ha la necessità.

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Fonte: Mozilla blog ufficiale


Autore: team di supporto



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Articolo tratto interamente da Mozilla blog ufficiale

 

Proverbio del giorno


Giornata bella, regalo per il viandante.
 
 

martedì 27 gennaio 2015

Vi ricordo la pagina ufficiale Facebook di questo blog




Ieri sera l'asteroide 2004 BL86 ha sfiorato la Terra

Radar images of 2004 BL86 and its moon

Articolo da Media Inaf

Sorpresa! Aspettavamo un single, ed è arrivata una coppia. E che coppia: 325 metri lui, 70 metri lei, non sono certo passati inosservati innanzi all’occhiuta concierge, l’antenna radar di Goldstone, in California. È accaduto ieri pomeriggio, all’appuntamento con l’asteroide 2004 BL86. Puntualissimo, addirittura un minuto in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Ma inaspettatamente accompagnato da una luna.
Ora la NASA spiega che non è una rarità, tutt’altro. E che anzi, potevano pure presentarsi in tre! Fra gli asteroidi che ci ronzano attorno, quelli con dimensioni superiori ai 200 metri una volta su sei sono in realtà asteroidi binari – se non addirittura triplette, appunto. Ovvero, una coppia o un trio danzante, due o tre corpi avvinghiati gravitazionalmente, l’uno in orbita attorno all’altro. Uno di solito è significativamente maggiore, come in questo caso, con quello che avevamo battezzato scherzosamente “Mr Big” grande circa cinque volte la compagna.

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Fonte: Media Inaf


Autore: Marco Malaspina

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Articolo tratto interamente da Media Inaf

Photo credit NASA/JPL-Caltech [Public domain], via Wikimedia Commons


Oggi ricordiamo tutti i genocidi del mondo


"Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c'è, e non è pensabile. Nulla più è nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga."

Primo Levi



In questo post voglio ricordare tutti i genocidi e le atrocità nel mondo, perché anche se la storia insegna, l'uomo continua a sbagliare.



Filo spinato di Peter



Filo spinato

Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl'ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.

Peter (bambino ebreo ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezin)

Liberté: recensione del film

Bundesarchiv Bild 146-1989-110-29, Renningen - Leonberg, Polizei bei Razzia

Liberté, il cui titolo è anche Korkoro in lingua romaní, è un film del 2010, scritto e diretto da Tony Gatlif.


Trama

Il film è ambientato nel 1943 ed inizia con una carovana zingara che giunge, come avviene ogni anno, in un villaggio nel centro della Francia sperando di trovare lavoro durante la stagione della vendemmia ed un posto dove vendere i loro prodotti. Un piccolo orfano di nove anni, Claude, i cui genitori sono scomparsi dall'inizio della guerra, si aggrega agli zingari che lo accolgono e lo sfamano. I componenti della carovana iniziano a chiamare Claude, Korkoro, quello libero. Claude resta troppo affascinato dallo stile di vita nomade e decide di rimanere con loro. Theodore è veterinario e sindaco di questo villaggio nel centro della Francia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Le nuove leggi del regime collaborazionista di Vichy vietano il nomadismo ed i documenti di identità posseduti dalla famiglia non sono più sufficienti a dimostrare la loro identità e garantire la loro sicurezza. Theodore, repubblicano, decide di permettere alla famiglia di stanziarsi in un campo temporaneo. Grazie all'aiuto di una insegnante ed impiegata comunale, mademoiselle Lundi, riesce a fare in modo che i bambini degli zingari ricevano un'educazione presso la scuola del paese. Da parte sua il piccolo Claude, che nel frattempo ha ricevuto l'aiuto di Theodore, fa amicizia con Taloche, uno zingaro trentenne bohemien, mentalmente ritardato, che va in giro con il suo violino sulla spalla. Più tardi, quando Theodore curando un cavallo ha un incidente al di fuori del villaggio, viene salvato dai Rom, che curano il sindaco con le loro tradizionali pratiche di guarigione. L'amicizia creatasi tra il sindaco ed i nomadi si accresce ma nel frattempo i controlli di identità imposti dal regime di Vichy si moltiplicano e gli zingari, popolo nomade, non hanno più la libertà di circolare liberamente e vengono rinchiusi in un campo di accoglienza con decine di altre persone della loro etnia. Theodore decide allora di restituire il favore ricevuto e di cedere ai componenti della carovana per il costo simbolico di 10 franchi la sua vecchia casa e la terra che apparteneva a suo nonno. Grazie all'atto di proprietà si dimostra ai gendarmi di regime che, in quanto proprietari di un immobile, i nomadi hanno il diritto di lasciare il campo. Gli zingari accettano di stabilirsi nella nuova dimora nonostante la loro tradizione di libertà e l'immotivata paura dei fantasmi che attanaglia lo stravagante Taloche. Nel frattempo il piccolo Claude appare sempre più affascinato dallo stile di vita degli zingari e dall'enorme libertà di cui godono i bambini. Ma la gioia e la spensieratezza sono di breve durata. Il paese si divide infatti in due fazioni, una che accetta ed accoglie i Rom, l'altra che li vede come degli intrusi ed un pericolo. Scoppiano alcuni diverbi e nonostante i gesti amichevoli di Theodore e di mademoiselle Lundi i Rom mostrano di amare troppo la loro libertà, considerando la vita in un posto fisso e le regole di educazione formale come una sorta di reclusione. Mentre la milizia francese continua le sue scorribande con l'aiuto delle truppe tedesche Theodore e mademoiselle Lundi si rivelano essere membri della resistenza francese e vengono arrestati interrogati e torturati. La famiglia zingara decide infine di fuggire dal villaggio e di rifugiarsi nella foresta. Claude, che era stato preso in affido da Theodore, sceglie di andare con i Rom che vengono rintracciati dai nazisti e collaborazionisti, arrestati e deportati nei campi di concentramento.
 
Curiosità sul film

Basato su un aneddoto della seconda guerra mondiale dallo storico romaní Jacques Sigot, il film è ispirato alla storia vera di un rom fuggito dai nazisti con l'aiuto e la compassione di contadini francesi e narra del tema del Porajmos (l'Olocausto dei Gitani), raramente trattato da altri film. Oltre ai Rom, il film ha un personaggio che rappresenta la resistenza francese. Il personaggio si ispira alla storia vera di Yvette Lundy, una insegnante francese che era stata deportata per aver falsificato i passaporti per i Rom. Gatlif intendeva realizzare un film documentario, ma la mancanza di documenti e fonti sufficienti lo hanno convinto a trarne un dramma.
La critica ha paragonato "Korkoro" al film di Steven Spielberg Schindler's List soprattutto per la figura di Rosier che si sacrifica per proteggere i Rom dai nazisti. Una critica di Moving Pictures ha definito il film uno Schindler's List tranne che il lieto fine. Scott Tobias ha scritto che la scena di apertura, l'immagine di recinzioni di filo spinato tese tra lunghi pali di legno, con le baracche del campo di internamento in background, è un'immagine comune a molti film sull'Olocausto.
Il film non è stato ancora distribuito nelle sale italiane.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Bundesarchiv, Bild 146-1989-110-29 / CC-BY-SA [CC BY-SA 3.0 de], attraverso Wikimedia Commons

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:


RIFLESSIONI SULL'OLOCAUSTO tratto da Il mio tempo migliore

Invito alla lettura di questo post.

I Vagoni di nuovo tratto da Doremifa-sol

Altri spunti per riflettere.

La liberazione era per gli altri: storia di Pierre Seel tratto da Queer as Blog

Deportati dimenticati!


lunedì 26 gennaio 2015

Grecia: trionfo Syriza

SYRIZA logo 2014

Articolo da East Journal
 
Da ATENE36.3% dei voti, 149 seggi: si chiude così la lunghissima giornata di ieri che ha attirato giornalisti e attivisti da tutta Europa. Syriza ha vinto con più di 8 punti percentuali di distanza dal secondo partito, Nea Dimokratia, che non supera il 28%, e Tsipras sarà quindi incaricato dal Presidente della Repubblica ellenica Papoulias di formare il nuovo governo. I neofascisti di Alba Dorata si collocano al terzo posto, anche se con grande distacco dai primi due partiti (6,3%). Infine l’astensione resta abbastanza alta, circa il 36% (i dati completi, confrontati con le elezioni del 2012, posso essere consultati qui).

Certo, Syriza non ha ottenuto per un soffio la fatidica soglia dei 151 seggi, che gli avrebbe permesso di avere la maggioranza assoluta in parlamento e poter quindi governare sola, ma è andata comunque oltre i pronostici dei sondaggi. Adesso Tsipras, in quanto leader del partito più votato, ha tre giorni di tempo per formare una coalizione, così come stabilito dalla legge greca. È abbastanza probabile che riuscirà a formare un governo, dato che sono entrati in parlamento sia To Potami che i Greci Indipendenti, i due partiti più quotati tra quelli che sarebbero potenzialmente disposti a sostenere un governo Tsipras. Inoltre, il fatto che siano almeno due i possibili alleati e non solo uno non può che facilitare le trattative, dato che se un partito dovesse chiedere troppo per formare un’alleanza Syriza potrebbe sempre rivolgersi all’altro “offerente”.


Continua la lettura su East Journal
 
 
Fonte: East Journal


Autore: Jacopo Custodi

 
Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.



Articolo tratto interamente da East Journal

Photo credit SYRIZA & PanchoS [CC BY 3.0], attraverso Wikimedia Commons

 

Citazione del giorno


"In Grecia, in Italia e nell'Europa del Sud in genere siamo testi­moni di una crisi senza pre­ce­denti, che è stata impo­sta attra­verso una dura auste­rità che ha fatto esplo­dere a livelli sto­rici la disoccupazione, ha dis­solto lo stato sociale e annul­lato i diritti poli­tici, eco­no­mici, sociali e sin­da­cali con­qui­stati. Que­sta crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l'economia, l'ambiente, gli uomini."

Alexis Tsipras
 
 

sabato 24 gennaio 2015

La libertà



"La libertà è uno dei doni più preziosi dal cielo concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per l’onore, si può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il peggior male che possa arrivare agli uomini."

Tratto da | Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes

venerdì 23 gennaio 2015

Sentenza storica: condannati i responsabili di Green Hill

Comunicato da ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali
 



Sciame sismico sull'Appennino tosco-emiliano



Torna a tremare la terra tra l'Emilia e la Toscana. La scossa più forte di magnitudo 4,3 Richter, è stata registrata alle 7.51, con epicentro tra i comuni di Castiglione dei Pepoli, Camugnano e Vernio.

Tanta gente è scesa in strada e visto il perdurare dello sciame simico, sono stati fatti evacuare a scopo precauzionale, molti edifici scolastici.

Al momento non si segnalano danni, ma soltanto tanta paura.

giovedì 22 gennaio 2015

In Spagna è tornata la dittatura

Invito alla lettura.

Campagna e raccolta di firme contro il pareggio di bilancio



Comunicato da Col pareggio ci perdi

La Legge costituzionale n.1 del 2012 ha introdotto il principio del pareggio di bilancio nella nostra Costituzione. Questo significa che ogni anno, lo Stato italiano deve spendere unicamente quanto incassa. Un principio sbagliato, da ogni punto di vista, che impedisce allo stato di fronteggiare le crisi economiche e di agire per garantire occupazione e diritti sociali.

Politico


L’obiettivo centrale delle scelte politiche deve essere il benessere e il pieno riconoscimento dei diritti delle persone. Il pareggio di bilancio in Costituzione ribalta tale approccio rendendo i diritti subordinati alle decisioni in ambito economico e finanziario. Al contrario noi chiediamo che la legge generale sulla contabilità e la finanza pubblica definisca i “vincoli di bilancio nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone”. Prima le persone, poi la contabilità.

Sociale


Austerità e pareggio di bilancio hanno aumentato la disoccupazione e le diseguaglianze. Tagliare la spesa pubblica significa meno servizi, ovvero colpire in particolare le fasce più deboli della popolazione che sono costrette a rivolgersi alla scuola o alla sanità private non avendone i mezzi. Diminuisce il reddito a disposizione, il che provoca un continuo calo dei consumi.

Economico


Proprio in una fase di recessione, come l’attuale, un aumento della spesa pubblica può permettere da un lato di aumentare investimenti e occupazione, dall’altro le entrate fiscali, ripagando in buona parte le maggiori spese. Inserire addirittura in Costituzione l’impossibilità di indebitarsi durante una fase recessiva per poi diminuire il debito nella successiva fase espansiva, significa privare i governi di uno dei più efficaci strumenti di politica economica a loro disposizione.

Finanziario


Tagliare la spesa pubblica significa meno investimenti e risorse, quindi un calo del PIL, mentre il crollo dei consumi provoca una diminuzione delle entrate fiscali. Non solo gli impatti sociali sono disastrosi, ma persino il rapporto debito/PIL continua a peggiorare.

Giuridico


La Costituzione fissa i grandi principi che regolano l’agire comune, non certo le singole normative. E’ semplicemente assurdo rendere incostituzionale una scelta di politica economica. Ed è falso affermare che si è tratto di un obbligo imposto dalla Ue, tant’è che altri importanti paesi, come la Francia, non l’hanno fatto.

Culturale


La colpa della crisi non è dello “Stato spendaccione”, del fatto che “abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità” , come ripetuto dai sostenitori del pareggio di bilancio. In Italia, dalla metà degli anni ’90 al 2007 il rapporto debito/PIL è costantemente sceso. E’ solo dopo lo scoppio della bolla dei mutui subprime negli USA che, in Italia come nella quasi totalità degli altri Paesi occidentali, i conti pubblici sono rapidamente peggiorati. In altre parole è il disastro combinato dalla finanza privata, non certo da quella pubblica, ad averci trascinato nella situazione attuale.


La tua firma per la legge di iniziativa popolare per eliminare il pareggio di bilancio dalla Costituzione è una firma contro politiche di austerità disastrose e per un nuovo modello economico. Non solo per rimediare a una fallimentare modifica della nostra Costituzione, ma anche per dare un segnale concreto per cambiare radicalmente le attuali politiche europee e per la costruzione di un’Europa sociale e dei diritti. E’ quindi una scelta contro il fiscal compact..Prima ancora, è una firma contro l’inaccettabile dominio della finanza sulle nostre vite. Con il pareggio di bilancio si dichiara che i diritti fondamentali delle persone sono delle variabili subordinate a parametri economici del tutto arbitrari. E’ vero l’opposto: a maggior ragione in un momento di crisi realizzare i diritti delle persone è la bussola per le scelte scelte politiche e per rilanciare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.


Per maggiori informazioni: Col pareggio ci perdi

Ogni domanda può avere la sua risposta




"Ogni domanda può avere la sua risposta. Basta perciò riflettere. Nella discussione ci si deve trincerare in questi casi dietro la difficoltà che a rispondere a certe domande hanno sentito anche i grandi pensatori. Se si volesse far supporre di poter rispondere vittoriosamente a ogni obbiezione, si sarebbe semplicemente dei vanitosi vuoti e insulsi."

Antonio Gramsci


 

In India la tigre torna a ruggire

Tigress at Jim Corbett National Park

Articolo da WWF Italia

Buone notizie per la tigre: in India la popolazione  è in crescita, dai circa 1.400 esemplari censiti sette anni fa ai 2.226 del 2014, con un aumento quindi di oltre 800 esemplari. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente indiano, Prakash Javadekar.  All'inizio del 20o secolo il numero di questi felini in India era di circa 100.000, ma nel corso dei decenni si è registrato purtroppo un crollo verticale a causa del bracconaggio che alimenta il mercato illegale della medicina tradizionale cinese, fino ad arrivare ai 1.411 individui del censimento del 2008.
L'ultimo, incoraggiante censimento è il frutto, sottolinea il WWF, della migliore gestione e del potenziamento delle Tiger Reserves, e delle altre aree protette in India. Il report "Status of tiger in India" realizzato dal National Tiger Conservation Authority del governo indiano e diffuso dal ministro dell’Ambiente, Foreste e Climate Change, Prakash Javadekar, dimostra come il miglioramento della situazione, e la possibilità stessa di un futuro per le tigri dipenda dalla capacità dei governi di mantenere integro e vitale l'habitat a disposizione delle tigri per l'alimentazione e la riproduzione, e al riparo dalla minaccia numero uno: il bracconaggio.
Il report ha interessato 18 stati su oltre 300.000 Km2, e ha identificato 1.540 singoli animali attraverso le immagini raccolte da oltre 9mila foto trappole distribuite sul territorio, in pratica il 70% della popolazione stimata di questo felino. Assieme al report sullo status di conservazione delle tigri in India, il governo indiano ha diffuso anche una analisi economica di 6 “Tiger reserves” e un’altra sui corridoi, che evidenzia le criticità legate al mantenimento della connettività tra le diverse popolazioni di tigre.

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Fonte: WWF Italia

Autore: WWF Italia


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Articolo tratto interamente da WWF Italia

Photo credit Sumeet Moghe (Own work) [CC BY-SA 3.0 or CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons


La corsa all'oro minaccia l'Amazzonia

Orpaillage Pollution

Articolo da Salva le Foreste

Una nuova "corsa all'oro" globale ha portato un drammatico aumento della deforestazione nelle foreste tropicali del Sud America. Questo è il risultato di uno studio pubblicato ieri su IOP Publishing Environmental Research Letters, che allerta verso il crescente impatto ambientale delle miniere d'oro nel bel mezzo dei più ricchi ecosistemi tropicali. Un team di scienziati dell'Università di Porto Rico ha dimostrato che tra il 2001 e il 2013, circa 1680 chilometri quadrati di foresta tropicale sono stati devastati in Sud America a causa dell’espansione delle miniere d'oro. Il 90 per cento della distruzione si concentra in quattro aree, e in gran parte nei pressi di aree protette.

"Anche se la perdita di foreste a causa dell’estrazione mineraria è più minore di quella causata da altre attività come l'agricoltura o il pascolo, le miniere aurifere si espandono in alcune delle regioni più ricche di biodiversità “ spiega Nora L. Álvarez-Berríos, autore della ricerca. "E' il caso della Regione di Madre de Dios in Perù, dove un ettaro di foresta può contenere fino a 300 specie di alberi."

La corsa all’oro come bene rifugio, alimentata dall’incertezza nei mercati finanziari globali, ha fatto crescere la produzione di questo metallo da circa 2445 tonnellate nel 2000 a circa 2.770 tonnellate nel 2013. L'aumento della domanda di oro è stato seguito da un forte aumento del prezzo - il prezzo dell'oro è aumentato da 250 dollari l’oncia nel 2000 a 1300 dollari l’oncia nel 2013. Questo ha scatenato una vera e propria corsa all’oro, rendendo remunerativi siti minerari che prima non lo erano, come quelli sotto le foreste pluviali. Assieme all’estrazione mineraria arrivano strade, ferrovie o insediamenti non organizzati, che a loro volta causano nuove ondate di distruzione della foresta.

Continua la lettura su Salva le Foreste

Fonte: Salva le Foreste


Autore: redazione Salva le Foreste

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Articolo tratto interamente da Salva le Foreste

Photo credit Nateko (Own work) [GFDL or CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons


Immagine del giorno

Positano - Italy

Positano

Photo credit MorBCN caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

mercoledì 21 gennaio 2015

Avviso importante sui post

 


Voglio avvisare tutti i lettori di questo blog, che i post non dell'autore sono tutti con licenza Copyleft, quindi condivisibili e ripubblicabili in rete. In ogni singolo articolo saranno sempre segnalati sito/blog, autore e licenza.
Se, involontariamente, è stato pubblicato materiale soggetto a copyright, si prega di comunicarlo e si provvederà immediatamente alla rimozione.



Non sto pensando a niente di Fernando Pessoa



Non sto pensando a niente

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.

Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
E' come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...

Fernando Pessoa

Inverno nello Yosemite National Park


Winter in Yosemite National Park from Henry Jun Wah Lee / Evosia on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Scozia in timelapse


Scotland from Alexis Coram on Vimeo.


Photo e video credit Alexis Coram caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Per ogni fine c’è un nuovo inizio



"È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio."

Antoine de Saint-Exupéry


Tratto da | Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry



Oxfam: nel 2016 l’1% della popolazione mondiale avrà più ricchezza del restante 99%


Articolo da Pressenza
 
La ricchezza del mondo si concentra sempre più nelle mani di una élite di insaziabili individui. Le diseguaglianze sociali, finanziarie ed economiche si fanno sempre più evidenti e marcate ed è così che i ricchi sono sempre più ricchi mentre i poveri sono sempre poveri. Non è solo un modo di dire, non è neppure un’affrettata diceria popolare ma è la conclusione, confortata da numeri, denunciata dal rapporto dell’Oxfam diffuso il 19 gennaio 2015 e presentato alla vigilia del World Economic Forum di Davos.

Come se non bastasse, secondo le tendenze mostrate nello studio, nel 2016 l’1% della popolazione mondiale arriverà a possedere una ricchezza superiore rispetto al restante 99%. Secondo le cifre attualizzate da Oxfam, 80 persone detengono in ricchezza tanto quanto la metà delle popolazioni meno abbienti del globo. In altre parole 3,5 miliardi di persone dividono le stesse ricchezze attualmente possedute dagli 80 fortunati. Del 50% della ricchezza globale rimanente, quella non posseduta dall’1%, il 46% appartiene al 20% della popolazione e per il resto resta davvero bruscolini. Una concentrazione di ricchezza spaventosa, inaccettabile oltre che pericolosa.

Questi paperoni del pianeta hanno costruito i loro imperi e le loro fortune principalmente grazie alle attività e agli interessi derivanti dal settore finanziario e dell’assicurazione, da quello delle industrie farmaceutiche e da quelle legate al benessere. Il 20% dei miliardari della lista Forbes ha costruito la propria fortuna nei settori della finanza e dell’assicurazione mentre, dal 2013 in poi, il più grande incremento delle fortune è segnato da miliardari che si muovono nella farmaceutica, nel benessere e nella salute. Secondo fonte Forbes circa il 30% dei ricchissimi del mondo sarebbero cittadini statunitensi.

Ma il rapporto va oltre e mostra come le più prospere multinazionali dei settori succitati, finanza, assicurazione, farmaceutica, benessere e salute, a fronte degli enormi benefici che riescono ad ottenere, spendono (o forse sarebbe più opportuno dire investono) parecchi milioni di dollari in attività di lobbyng. Nel 2013 le aziende del settore finanziario e quelle dell’ambito farmaceutico hanno speso 550 milioni di dollari per mettere pressione sui decisionisti politici tanto a Washington che a Bruxelles. Negli States, nel 2013, il settore finanziario ha speso oltre 400 milioni di dollari nell’attività di lobbying, mentre durante le elezioni del 2012 le aziende dello stesso settore hanno speso 571 milioni di dollari per finanziarie le campagne elettorali. Sul versante europeo, la finanza spende circa 150 milioni di dollari ogni anno dirigendoli verso le istituzioni dell’UE.

Non sono da meno le aziende del settore farmaceutico, del benessere e della salute, che nel 2013, hanno speso più di 487 milioni di dollari in lobbying negli USA e finanziato con 260 milioni di dollari le campagne elettorali del 2012. Parallelamente, hanno utilizzato 50 milioni di dollari annualmente per delle attività di lobbyng in seno all’UE. Superfluo dire che tanto negli Stati Uniti che nell’Unione Europea, quei soldini sono indirizzati principalmente a creare delle lobby per potere trarre ingenti profitti da politiche fiscali e commerciali favorevoli e compiacenti.


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Fonte: Pressenza

Autore: Dario Lo Scalzo
  
Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Pressenza

 

Proverbio del giorno

 
Non c'è avere che valga il sapere.
 
 

lunedì 19 gennaio 2015

Balla coi lupi: recensione del film


Balla coi lupi (Dances with Wolves) è un film del 1990 diretto, prodotto e interpretato da Kevin Costner.

Trama

Balla coi lupi, ambientato nel 1863, durante la guerra di secessione, narra la storia di un ufficiale dell'Esercito Unionista, il tenente John Dunbar, di stanza in Tennessee. Egli, che non desidera fare più il suo dovere, dopo un tentativo di suicidio scambiato per un atto d'eroismo, viene mitizzato e gli viene concessa la possibilità di scegliere il luogo in cui curarsi dalla ferita e operare contro i soldati rivali: il tenente chiede di essere inviato in un lontano presidio di frontiera, ai margini delle praterie del Nebraska.
Arrivato a Fort Hayes, in Ohio, Dunbar viene spedito dal folle comandante del presidio, il maggiore Fambrouogh, nell'avamposto più remoto di tutti, chiamato Fort Sedgewick. Accompagnato dal rozzo mulattiere Timmons raggiunge la base, ma la trova ormai abbandonata. Dopo aver scaricato i viveri dal carro, Timmons ritorna a Fort Hayes, mentre Dunbar vi si stabilisce. Il suicidio del maggiore Fambrouogh, commesso appena dopo la partenza di Dunbar, e l'assassinio di Timmons ad opera di un gruppo di nativi Pawnee, sulla via del ritorno per Fort Hayes, determinano il successivo oblio di Fort Sedgewick dal resto dell'Esercito. Il primo mese John passa tra i lavori per ripristinare l'operatività dell'avamposto, con la sola compagnia del cavallo Cisco, di un lupo che lo osserva dalle praterie (da lui chiamato Due Calzini, per le zampe bianche) e del suo diario, nel quale annota tutto quello che vede e che gli succede.
L'incontro con la vicina tribù di indiani Sioux, in lotta con la confinante tribù dei Pawnee (spie dei bianchi), porterà un senso nuovo alla sua vita. La crescente stima e il rispetto verso questo popolo nomade e, non ultimo, l'amore e il matrimonio con Alzata Con Pugno, una donna bianca adottata dalla tribù quando era una bambina (i genitori furono uccisi dai Pawnee, così come il suo primo marito indiano, quando John la incontra per la prima volta), lo porterà a imparare la lingua sioux, a condividere problemi e sentimenti di quel popolo, a integrarsi nella vita, nelle tradizioni, negli usi e nella cultura indiane, molto migliori dei bianchi. Viene accettato soprattutto quando, grazie alle sue pistole, i Sioux uccidono facilmente tutti i Pawnee, compreso il capo, vendicando i parenti di Alzata Con Pugno.
Un drammatico scontro con i soldati nordisti (suoi ex-commilitoni) lo convince a cancellare definitivamente il suo passato di soldato e di uomo bianco: diventa così Balla Coi Lupi, nome dato dalla sua "nuova famiglia" adottiva sioux, in ricordo dell'unica sua compagnia da soldato solitario al forte, il lupo Due Calzini. Quando Due Calzini e Cisco vengono uccisi dai bianchi, John e i Sioux li combattono e li sterminano.
Ricercato e inseguito come traditore dai bianchi, sarà costretto ad abbandonare, assieme alla moglie, quello che è diventato il suo popolo, ma per evitare rappresaglie degli Yankees nei confronti dei Sioux, anche loro migreranno con lui al sicuro, lontani dagli Usa, in Canada.

Curiosità sul film

Il film si colloca nel periodo della Guerra di secessione americana. È infatti sul finire di tale guerra che il governo americano inizia la conquista del West, invadendo e massacrando le grandi tribù natie delle Pianure americane, quali Sioux, Cheyenne, Comanche e Apache.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Silenzio


The white silence from Siim Janes on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Girona in tilt shift


GIRONA from Pau Garcia Laita on Vimeo.


Photo e video credit Pau Garcia Laita caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Citazione del giorno


"Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti."

Eraclito
 
 

Turismo in crescita nel 2014


Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

17 gennaio 2015

In controtendenza alla crisi economica che da tempo affligge il nostro Paese, il settore del turismo ha registrato nel 2014 un incremento del +11% rispetto all'anno precedente.

Alle tradizionali categorie di viaggiatori che hanno trainato questo rialzo, si aggiungono anche quelle emergenti dei single e dei cinefili.

La sola categoria dei single ha fatto registrare un +14%, dando vita ad una nuova nicchia di mercato incentrata nelle vacanze per single che hanno lo scopo di unire la visita di mete inesplorate alla conoscenza di nuove persone.

La categoria degli sportivi, che è sempre esistita (basti pensare alle maratone), è stata trainata ad un forte rialzo dalla sempre maggiore offerta di cicloturismo, consentendo di apprezzare scorci naturalistici a cavallo delle "verdi" due ruote. Ci sono alcune formule che abbinano crociera e cicloturismo, per alternare relax e sforzo fisico.

I cinefili, se si escludono coloro che da sempre si sono spostati per eventi istituzionali come la Mostra internazionale di Venezia, sono la vera novità che poggia le sue radici nelle saghe cinematografica che episodio dopo episodio creano una schiera di fan sempre più numerosa e affezionata.

Cultura ed enogastronomia sono il motore che da sempre attrae turisti nel nostro paese e che spinge gli stessi italiani a gite fuori porta o a vacanze più lunghe in altre regioni.

Le vacanze benessere, sebbene con diverse eccezioni, sono spesso riservate ad una nicchia di turisti più abbienti desiderosi di immergersi in strutture dove il personale preposto sarà in grado di prendersi cura dei propri ospiti con attività rilassanti che vanno dalle terme, ai massaggi fino a trattamenti per il corpo.

Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
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Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

sabato 17 gennaio 2015

L’addormentato nella valle di Arthur Rimbaud


L’addormentato nella valle

È una gola di verzura dove il fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.

Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.

I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O natura, cullato tiepidamente: ha freddo.

I profumi non fanno più fremere la sua narice;
Dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rosse ferite sul fianco destro.

Arthur Rimbaud

venerdì 16 gennaio 2015

Greta e Vanessa sono tornate a casa


Finalmente, Greta e Vanessa sono arrivate in Italia all'aeroporto di Ciampino. Le due studentesse erano volontarie per il progetto Horryaty; che riuniva varie associazioni di volontariato per portare medicine in Siria e tenere corsi di formazione di primo soccorso; il 31luglio del 2014 a nord della Siria, fra Aleppo e Idlib è state rapite da un gruppo di persone.

La notizia della loro liberazione ha suscitato purtroppo aspre polemiche su un ipotetico pagamento del riscatto di circa 12 milioni di dollari. In un paese "normale" dovremmo essere contenti della liberazione di due volontarie ventenni; che invece di pensare allo sballo del week end, hanno scelto una direzione diversa cioè fare del bene al prossimo.

Vorrei soltanto elencarvi alcuni epiteti (i più carini) che sono apparsi sui vari social network e non solo:

Dementi, cretine, incoscienti, beduine e per rispetto a Greta e Vanessa e le loro famiglie, mi fermo qui.


Siamo in un paese "democratico", certo, ognuno può dire quello che vuole; ma qui si perde il senso della realtà, magari queste persone si reputano anche religiose e preferiscono difendere qualche assassino in missione di guerra, piuttosto che due ragazze, che potrebbero essere loro sorelle, figlie o fidanzate; colpevoli soltanto di avere un ideale, una passione e sfidare tutti i pericoli che possono esservi in un paese come la Siria. Ricordo anche che le due cooperanti non erano due sprovvedute e in passato avevano già lavorato a progetti umanitari in altri paesi a rischio.

Si può certamente capire la rabbia e lo sgomento, che possono suscitare le notizie di un pagamento di riscatto a dei delinquenti; ma cosa si poteva fare di più? Forse qualcuno avrebbe desiderato che le due ragazze fossero uccise come purtroppo è già successo?

La cosa che più fa adirare è che i commenti negativi vengano anche da alcuni "leader" politici, parlando di soldi pubblici; quando poi siamo noi che paghiamo lauti stipendi a questi che vanno a dire cacchiate in televisione e ovviamente nessuna protesta.

Aspettando che qualche nuvola d'intelligenza arrivi anche in Italia, rimane la gioia per la liberazione di Greta e Vanessa.


Autore: Mariangela B.

Coautore: Cavaliere oscuro del web

Photo credit Mauro Biani caricata su www.maurobiani.it - licenza foto: Creative Commons

La società...



"La società nella quale voi ci costringete a vivere, e che noi vogliamo distruggere, è tutta costruita sulla violenza. Mendicare la vita per un tozzo di pane è violenza; la miseria, la fame alla quale sono costretti milioni di uomini è violenza; il denaro è violenza; la guerra, e persino la paura di morire, che abbiamo tutti, ogni giorno, a pensarci bene è violenza."

Bartolomeo Vanzetti

Tratto dal film Sacco e Vanzetti (discorso di Bartolomeo Vanzetti in aula)


Post originale pubblicato il 24 agosto 2012 

giovedì 15 gennaio 2015

Ultim'ora: Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere


Magica Europa


Magical Europe - Timelapse from StanChang on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Post originale pubblicato il 23 maggio 2014


Parque natural do Alvão (Portogallo)


Timelapse - Colors Of Alvão from ptimelapse on Vimeo.

Photo e video credit ptimelapse caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons