venerdì 21 febbraio 2014

A se stesso di Giacomo Leopardi


A se stesso

Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo
T'acqueta omai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera
E l'infinita vanità del tutto.

Giacomo Leopardi

 

5 commenti:

  1. Una poesia bellissima. Incredibilmente drammatica e dolorosa.

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  2. È sempre piacevole rileggere il Leopardi.

    Buon sabato!

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  3. Leopardi è un poeta tra i miei preferiti, anche se quando sei giovane fra i banchi di scuola si impegnano per fartelo venire a noia.
    Grazie per la poesia, un abbraccio
    Mary

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  4. Hoooo! Che quadro meraviglioso, adooooro!
    Per non parlare di Leopardi, mi vien di leggere questa poesia quando la sfiducia mi prende...
    poi ascolto musica e mi riprendo ;))).
    Ti saluto grandioso Cavaliere.

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  5. Quando posti una poesia di Giacomo Leopardi, sappi che mi fai felice!
    Leggere la grande poesia ci fa sentire migliori e Giacomo per me è tra i più grandi.
    Un grazie nobile Cavaliere!

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