martedì 15 ottobre 2013

Eccidio delle Fosse Ardeatine: questo blog non dimentica e ribadisce la sua natura antifascista e contro ogni dittatura

Il 24 marzo 1944 vennero massacrate 335 persone dalle truppe di occupazione tedesche, come rappresaglia per un attacco partigiano.
In queste ore vedendo certe pagine difendere l'operato di  Erich Priebke, mi hanno fatto venire il voltastomaco. Purtroppo la crisi sta facendo tornare in auge il nazionalismo e tutte le sue misere devianze. Il problema non è solo circoscritto all'Italia, basta pensare ad Alba Dorata in Grecia e l'ascesa preoccupante del Front National in Francia.
La politica di ognuno che guarda il proprio orticello, ha causato varie guerre e soprattutto milioni di morti.

Il mio interrogativo resta sempre lo stesso, quando i popoli del mondo capiranno che sono continuamente manipolati?



"Io sono un apostolo della libertà, la mia esistenza è votata al suo servizio; sono impegnato a tutto fare, tutto osare, tutto soffrire per essa. Fossi io perseguitato e odiato per causa sua, dovessi pur morire per essa, che farei di straordinario? Non altro che il mio dovere assoluto."

Gioacchino Gesmundo (ucciso alle Fosse Ardeatine (Roma) il 24 marzo 1944)


Per chi non ama le dittature voglio ricordare questa iniziativa.




14 commenti:

  1. Condivido in toto ciò il tuo pensiero e mi associo, quando dalla storia riusciremo ad imparare qualcosa? Credo mai.....

    RispondiElimina
  2. Concordo e condivido Cavaliere,hai ragione la storia fino ad ora non ha insegnato.Olga

    RispondiElimina
  3. Sono felice di trovare un'altro post nel quale si pensa come me. Non ho visto in giro per il web quella indignazione che merita la "faccenda Priebke".
    Anche io ci ho fatto un post: scritto d'impeto, ma con l'intento di non scordare mai. La memoria. Sempre.

    RispondiElimina
  4. Anche solo ricordare il suo nome mi fa venire il voltastomaco. Io ho voluto ignorare la notizia della sua morte perchè non farlo avrebbe significato dargli un'importanza che non merita. Mio nonno che sul braccio porta il marchio della deportazione nei campi di concentramento solo perchè Ebreo ha pianto perchè molti dei suoi amici non sono sopravissuti per vedere il giorno in cui la belva ha cessato di esistere.
    un saluto

    RispondiElimina
  5. Io non avrei accennato alla morte di Priebke, ricordare l'aguzzino non aiuta la memoria delle vittime.
    Un saluto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Volevo ignorarlo, ma quando si leggono alcune cose, non c'è la fai proprio a resistere.

      Elimina
  6. Siamo completamente dalla tua parte, parole sante!
    Bacioni da SAbrina&Luca

    RispondiElimina
  7. Caro Cavaliere, poco fa ho letto una notizia vergognosa! Un prete di Paese TV
    a dichiarato di essere stato amico di Priebke e che lui è innocente.
    Una notizia sconvolgente da non credere.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Chiesa non esente da colpe durante il periodo del nazifascismo.

      Elimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.