lunedì 26 marzo 2012

Le mani sulla città: recensione del film

Ecomostro - Marina di Alimuri

Le mani sulla città è un film del 1963 diretto da Francesco Rosi. Film di impegno civile, è una spietata denuncia della corruzione e della speculazione edilizia dell'Italia degli anni sessanta.

Trama

All'inizio un uomo guarda il paesaggio, indica i palazzi sullo sfondo e dice ai suoi collaboratori che la città si sta muovendo verso una data direzione, che è quella stabilita dal piano regolatore. Loro sono su un terreno ad uso agricolo, e l'idea è quella di comprare la terra, cambiare il piano regolatore per deviare la crescita della città su tale terreno e costruirvi, guadagnando con il cambio di destinazione d'uso 70 volte tanto la spesa.
 Quell'uomo è Edoardo Nottola. Eduardo Nottola è un personaggio spregiudicato che ricopre un doppio ruolo, in quello che si potrebbe ben considerare conflitto d'interessi. Egli è sia un costruttore edilizio che un consigliere comunale della città in questione, e porta avanti il suo piano di speculazione edilizia che cambierà per sempre il volto della città.
Tutto inizia quando un palazzo fatiscente, in fase di demolizione (con un solo muro in comune con un altro edificio ancora abitato), subisce un drammatico crollo. Due operai muoiono, un bambino resta ferito al punto che perderà le gambe. Scoppia lo scandalo, e i politici di sinistra subito accusano: dietro a tale tragedia non c'è il destino, ma Edoardo Nottola, consigliere comunale e costruttore edile, con il figlio che lavora all'ufficio comunale per le opere pubbliche. Niente riesce a fermarlo. Né il crollo di un fabbricato provocato dai lavori di demolizione condotti dalla sua impresa che causerà morti e feriti, né l'impegno del consigliere dell'opposizione De Vita, né il suo stesso partito.
Alla fine l'avrà vinta su tutti, sarà eletto assessore all'edilizia e, con la benedizione del vescovo, darà inizio alla nuova speculazione edilizia.

Curiosità sul film

È il film proiettato da Peppino Impastato al circolo Musica e cultura nel film I cento passi.

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2 commenti:

  1. Ricordo benissimo questo film, le corruzioni e gli imbrogli non finiscono mai, anche hai nostri tempi caro Cavaliere.
    Tomaso

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  2. Ricordo bene il film, dove hanno recitato anche consiglieri comunali dell'opposizione. Di nitido spessore civile il riferimento a Peppino Impastato.

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