lunedì 2 gennaio 2012

Tumori e onde elettromagnetiche



Articolo da beppegrillo.it 

Saresti disposto a scaricare questa pagina del Blog sul tuo telefonino 4G a, diciamo, il doppio della velocità se questo comportasse un aumento significativo del rischio di ammalarti di cancro? Io no, ma chi ha previsto l’abbassamento dei limiti dell’elettrosmog nel decreto sviluppo dello scorso ottobre sembra pensarla diversamente. Se si ha il dubbio che una nuova tecnologia possa essere dannosa, questa va considerata tale a meno che non si dimostri il contrario. È il principio di precauzione. E adesso scarica pure senza problemi.

Intervista a Claudio Poggi, Ingegnere elettronico:

Migliaia di antenne in più
Un saluto agli amici del blog di Beppe Grillo, col nuovo anno stanno arrivando delle sorprese. Ce n’è una che non conosciamo, si chiama Lte, acronimo di Long Term Evolution. È un’evoluzione della rete telefonica.
A settembre di quest’anno il Governo italiano ha incassato quasi 4 miliardi dalla vendita delle frequenze telefoniche per la Lte. Ma cos’è? È una tecnologia che permetterà l’accesso alla banda larga mobile. È un’ottima notizia per quelli che non sono raggiunti dal doppino telefonico, perché potranno avere accesso finalmente a Internet molto veloce senza dover pagare prezzi stratosferici per installazioni. Però per altri, me incluso, è una cattivissima notizia perché in realtà comporterà un incremento dell’inquinamento elettromagnetico. Sarà necessario, visto che la Lte non è compatibile con le tecnologie preesistenti, stendere una nuova rete di apparati. Ci saranno alcune migliaia di antenne in più, oltre quelle che ci sono già per la telefonia. Qualcuno dirà: “Va beh, ma intanto ci sono i controlli”. È vero, le Arpa fanno bene il loro lavoro, però devono applicare la legge. Allora vediamo quali sono le leggi dello Stato italiano per regolamentare l’inquinamento elettromagnetico. Ce ne sono di due tipi: l’inquinamento elettromagnetico che ci deriva dall’antenna che abbiamo sulla testa o nella casa di fronte a noi, e l’inquinamento elettromagnetico che ci deriva dal telefonino che teniamo in mano. Per il primo, nel 1997 uno scienziato che si chiama Livio Giuliani sviluppò un approccio scientifico molto buono, col quale ha identificato limite dei 6 volt per metro. Questo limite fu recepito dalla legislazione italiana nel 1998. È un ottimo limite, tant’è vero che è stato recepito anche dalla vicina Svizzera. Hanno recepito soprattutto il background culturale e scientifico che stava alle spalle. Anche altri stati lo hanno recepito, per esempio i cinesi. I cinesi hanno portato il limite un po’ più in alto, riferendosi però allo stesso background scientifico.
Questo limite dei 6 Volt/metro ha però sempre dato fastidio e ci sono stati vari tentativi di modificarlo. L’ultimo è stato il 24 ottobre 2011, quando nel Consiglio dei Ministri è stata portata una bozza che prevedeva un depotenziamento. Si propose di computare i 6 Volt/metro non nell’intervallo classico di 6 minuti (si usano 6 minuti perché in questo intervallo di tempo il corpo umano ha il 95% di variazione della temperatura), ma in 24 ore. È ovvio che nel computo sarebbero finite anche le ore, per esempio quelle notturne, in cui non c’è traffico e quelle in cui durante il giorno il traffico è inferiore.
Cosa è successo poi? Sono intervenute parecchie personalità, parecchi enti anche istituzionali e questo depotenziamento dei 6 Volt/metro è stato ritirato. Ma non è sparito. Dov’è andato a finire? È andato a finire della nuova legge “Salva Italia” del Governo Monti. Quella che oltre a tartassarci con tante tasse, ci tartasserà con tanti campi elettromagnetici. È inutile che vi dica come sia assurdo il fatto che una norma così squisitamente tecnica sia prevista da una norma così squisitamente legislativa.
Questa forzatura come si può spiegare? Forse perché ci si aspetta che l’inquinamento elettromagnetico salga moltissimo con la nuova Lte, ma non è tutto. Oltre alle radiazioni che dobbiamo subire in arrivo dalle antenne, ci sono anche quelle che arrivano dai cellulari che usiamo normalmente. La legge 36/01 stabiliva che entro 120 giorni il Governo dovesse emettere un regolamento per i dispositivi mobili. Non è avvenuto fino al 2003, quando la legge 36/03 ha assunto una raccomandazione europea che prevede un limite di 2 Watt per chilogrammo. Ciò è grave, non solo perché 2Watt per chilogrammo alle frequenze che ci interessano, significa che il limite non è più 6 V/metro ma è oltre 260 Volt/metro, e perché noi il quadro scientifico in cui era stata concepita tutta la nostra protezione da campo elettromagnetico è stato disconosciuto dal nostro Governo.

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Autore: beppegrillo.it


Articolo tratto interamente da beppegrillo.it

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6 commenti:

  1. Cominciamo bene...
    Comunque sia Buon Anno amico cavaliere.

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  2. Le cose nuove arrivano sempre da te caro Cavaliere, di questo ti devo proprio ringraziare.
    Tomaso

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  3. Certo sono tutte concause dei tumori ma l'attivazione del processo tumorale riguarda esclusivamente l'alimentazione, dal libro "the china study" libro che è stato per me una rivelazione e mi ha aiutato a fare l'ultimo passo per diventare vegetariano integrale.
    Ho detto integrale non integralista, i fondamenralismi non mi piacciono.
    Felice serata Cav.

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  4. Per la miseria...grazie per l'informazione...anch'io sono sensibile all'inquinamento elettromagnetico e la notizia mi preoccupa non poco.
    ciao cav!

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  5. Caspita! Un post davvero interessante. Ma come è possibile che la salvaguardia della salute pubblica sia diventata un optional? Grazie per la preziosa opera di informazione che svolgi a nostro favore, carissimo cavaliere! Se non ci fossi bisognerebbe inventarti :-)

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  6. Accidenti! Riflettere a questa situazione fa venire l'angoscia. Gli uomini ancora non hanno capito che si stanno avviando lentamente - ma non troppo - ad un suicidio collettivo.

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