martedì 31 gennaio 2012

Il consumatore d’illusioni

Queue - Quo Vadis?

Questa costante dell'economia capitalistica che rappresenta la caduta tendenziale del valore d'uso sviluppa una nuova forma di produzione all'interno della sopravvivenza aumentata, la quale non si è affatto affrancata dall'antica penuria, poiché esige la partecipazione della grande maggioranza degli uomini, come lavoratori salariati, al proseguimento infinito del suo sforzo, e che ciascuno sappia che vi si deve sottomettere o morire. E' la realtà di questo ricatto, il fatto che l'uso sotto la sua forma più povera (mangiare, abitare) non esiste più se non imprigionato nella ricchezza illusoria della sopravvivenza aumentata, è questa la base reale dell'accettazione dell'illusione in generale nel consumo delle merci moderne. Il consumatore reale diviene consumatore di illusioni. La merce è questa illusione effettivamente reale, e lo spettacolo la sua manifestazione generale.

Guy Debord

Tratto da | La società dello spettacolo di Guy Debord


Photo credit h.koppdelaney caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

La Venere di Milo

Aphrodite of Milos

Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La Venere di Milo è una delle più celebri statue greche. Si tratta di una scultura di marmo, alta circa 203 cm e priva delle braccia e del basamento originale. Sulla base di un'iscrizione riportata su tale basamento (andato perduto) si ritiene che si tratti di un'opera di Alessandro di Antiochia. In passato, alcuni attribuirono erroneamente l'opera a Prassitele.
La Venere di Milo risale al 130 a.C.: è dunque un'opera di età piuttosto tarda, sebbene si tratti di una scultura che fonde i diversi stili dell'arte del periodo classico. Non si conosce precisamente quale episodio mitologico della vita di Venere venga rappresentato: si ritiene possa essere una raffigurazione della Venus Victrix che reca il pomo dorato a Paride: tale interpretazione ben si accorderebbe con il nome dell'isola dove è stata ritrovata (milos, in lingua greca, significa infatti "mela"). Del resto, alcuni frammenti di un avambraccio e di una mano recante una mela sono stati ritrovati vicino alla statua stessa.
Dopo il ritrovamento dell'opera, sono stati numerosi i tentativi di ricostruirne la posa originaria (una raffigurazione ad opera di Adolf Furtwängler riproponente la forma originale dell'opera è pubblicato in un articolo di Kousser). Dai cittadini dell'epoca è sempre stata vista come un'opera volgare e inappropriata per raffigurare una dea. Un'altra ipotesi però ci dice che addirittura gli abitanti di quel secolo la venerassero proprio perché semi-nuda.

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

Nadèr Naderpùr tratto da aquasuga

Ottima recensione sul poeta iraniano.

il cerchio di fuoco (...e ritrovarsici dentro) tratto da la lumière et ses contrastes

Rimanendo in tema poesia, vi consiglio di conoscere questo blog.

Importante: firma la petizione Avaaz contro l'ACTA. tratto da Web sul blog

Invito ancora una volta a firmare le varie petizioni,  ma soprattutto a diffondere le notizie.





Incipit del giorno



Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo. Riposava sulla schiena, dura come una corazza, e sollevando un poco il capo vedeva il suo ventre arcuato, bruno e diviso in tanti segmenti ricurvi, in cima a cui la coperta del letto, vicina a scivolar giù tutta, si manteneva a fatica. Le gambe, numerose e sottili da far pietà, rispetto alla sua corporatura normale, tremolavano senza tregua in un confuso luccichio dinanzi ai suoi occhi.

Tratto da | La metamorfosi di Franz Kafka (fonte: Wikiquote)


lunedì 30 gennaio 2012

Questo messaggio lo dedichiamo ai folli



"Questo messaggio lo dedichiamo ai folli.
A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Potete citarli. Essere in disaccordo con loro.
Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli.
Perché riescono a cambiare le cose.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio.
Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero."


Mahatma Gandhi



sabato 28 gennaio 2012

Importante: firma la petizione Avaaz contro l'ACTA.




In queste ore un nuovo bavaglio per il web e per la libertà; parlo dell'ACTA. Invito tutti a firmare le varie petizioni e far girare la notizia nei vostri blog e profili sociali. Vi ricordo che il provvedimento vale per tutti e non risparmia nessuno; dunque fate la vostra parte e non restiamo indifferenti, oppure tra qualche mese ci potrebbe essere la fine del web.

Articolo da Avaaz.org 

La settimana scorsa 3 milioni di noi sono riusciti a respingere l'attacco americano a internet! Ma ora c'è una minaccia persino più grave, e il nostro movimento globale per la libertà di internet è l'arma migliore per annientarla.
ACTA, un trattato mondiale, darebbe il potere alle multinazionali di censurare internet. Dopo che è stato negoziato in segreto da un manipolo di paesi ricchi e poteri forti, ora potrebbe mettere in piedi un organismo nell'ombra per combattere le contraffazioni e che permetterebbe a interessi organizzati di controllare tutto quello che facciamo su internet, imponendo sanzioni che prevedono addirittura il carcere contro chi metterebbe in pericolo i loro affari.
L'Europa sta decidendo ora se ratificare o meno ACTA: se non lo farà questo attacco globale alla libertà di internet cadrà. In passato si sono già opposti a ACTA, ma ora alcuni parlamentari vacillano: diamo loro l'ultima spinta per rigettare il trattato. Firma la petizione: faremo una consegna spettacolare a Bruxelles non appena avremo raggiunto le 500.000 firme!

Firmate nella pagina Avaaz qui

Fonte: Avaaz.org

Autore: Avaaz.org

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.


Articolo tratto interamente da Avaaz.org


Vi ricordo anche di firmare la petizione promossa da Agorà Digitale cliccando qui

Video credit caricato su YouTube - licenza: Creative Commons


Citazione del giorno

"Sono convinto che anche all'ultimo istante della nostra vita ognuno di noi può cambiare il proprio destino."

  Giacomo Leopardi



Per essere quello che vuoi essere


"Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero."



Tratto dal filmIl curioso caso di Benjamin Button





venerdì 27 gennaio 2012

Ancora una forte scossa nel Nord Italia



Oggi pomeriggio una forte scossa di magnitudo di 5,4, ha fatto tremare ancora una volta tutta l’Italia settentrionale. L'epicentro è stato localizzato in provincia di Parma, nelle località di Corniglio, Berceto, Monchio delle Corti e Palanzano e con circa 60,8 chilometri di profondità. Il sisma è stato avvertito in tutte le zone centro-settentrionali, a Genova, Torino, Milano, Perugia e anche nel Trentino fino al Friuli Venezia Giulia. In queste ore gli esperti sono al lavoro per capire se la scossa sia da collegare a quella di due giorni fa e non escludono qualche sisma più forte nelle prossime ore.

Photo credit quake caricato su YouReporter.it


27 gennaio - Giorno della Memoria


Oggi è il Giorno della Memoria, una giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo. Ricordiamo in questa giornata non solo la Shoah, ma anche le vittime di altri genocidi e olocausti, stragi che spesso sono dimenticate e vivono di negazionismo storico.

Non bisogna poi negare le vittime delle varie guerre e soprattutto i crimini commessi dai militari che spesso guarda caso sono dimenticati: come in Vietnam, Afghanistan e Iraq. Inoltre mai come in questa giornata voglio ricordare che ogni giorno molti palestinesi perdono la vita per il loro diritto di avere la propria terra. Spesso le vittime si trasformano in carnefici e finché l'umanità non si renderà conto dei propri sbagli, non ci sarà mai un cambiamento.


Ecco alcuni da ricordare, ma vi anticipo che la lista tratta è incompleta (fonte: Wikipedia):

Periodo Genocidio Vittime (stime)
XVI secolo-XX secolo Genocidio dei nativi dell'America Latina e dei nativi del Nordamerica 70.000.000
1793-1796 Guerre di Vandea 130.000 - 200.000
1870 Patagonia
1894-1896 Massacri hamidiani (prima fase del genocidio armeno del 1915) 80.000 - 300.000
1904-1906 Herero 24.000 - 75.000
1915-1916 Armeni 200.000 - 2.000.000
1915-1916 Assiri-Caldei-Seriaci 200.000 - 275.000
1915-1916 Greci dell'Asia Minore 1.500.000 - 2.000.000
1932-1933 Holodomor (Ucraina) 1.500.000 - 10.000.000
1941-1945 Olocausto 13.000.000 - 20.000.000 (di cui 6.000.000 Ebrei)
1949-1976 Rivoulzione Cinese e Mao Tse-tung 20.000.000 - 80.000.000
1960-1990 Guatemala 200.000
1964 Zanzibar (Rivoluzione di Zanzibar) 5.000 - 12.000
1965-1966 Indonesia 500.000 - 1.000.000
1966-1968 Nigeria 1.000.000
1971 Genocidio in Bangladesh (Operazione Searchlight) 1.000.000 - 3.000.000
1972 Ikiza (strage selettiva dell'etnia Hutu in Burundi) 150.000
1975-1979 Cambogia, massacri degli Khmer Rossi e il numero delle loro vittime (vedi anche:Tuol Sleng Genocide Museum) 1.000.000 - 2.200.000
1975-2002 Timor Est (stragi indonesiane nella regione occupata, apice con il Massacro di Dili e con atti di violenza a seguito del referendum per l'indipendenza) 60.000 - 200.000
1991-1993 Georgiani in Abkhazia 10.000 - 30.000
1994 Ruanda 800.000 - 1.050.000
1992-1995 Bosnia-Erzegovina (apice nel Massacro di Srebrenica) 93.837 (accertati)
2003-2007 Darfur 200.000 - 400.000




Up & down della settimana


Ecco chi sale e chi scende della settimana:


Fiorano, Giulia rinuncia alla borsa di studio: “Datela a qualcuno ...
Tratto da Sassuolo 2000

Un vero esempio per tutti.


Acta: tutti i siti web a rischio. Altro che Megavideo chiuso
Tratto da WebMasterPoint.org

Attacco alla libertà d'espressione sulla rete: Sopa, Pipa, emendamento Fava e infine l'Acta. Senza dimenticare siti oscurati e la notizia che vogliono monitorare i profili sociali.



giovedì 26 gennaio 2012

La farfalla di Pavel Friedman

La farfalla

L'ultima, proprio l'ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
L'ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell'altra volta fu l'ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.

Pavel Friedman

Note sull'autore:
Pavel Friedman è nato a Praga il 7 gennaio 1921. Fu prima deportato a Terezin (era un ghetto ebraico) e poi trasferito nel campo di sterminio di Auschwitz, dove trovo la morte il 29 settembre 1944.

Post originale pubblicato il 26 gennaio 2011

Arriva la più grande forma di censura della rete



Il 9 novembre vi avevo parlato di un altro grave pericolo per la libertà della rete e soprattutto molti pensano che non esistono complotti e accordi segreti; vi invito a leggere attentamente il seguente articolo pubblicato su Wired.it.

Articolo da Wired
Per difendere la libertà di espressione in Rete non basta condividere un video, firmare una petizione o piazzare una decina di pollici alzati su alcuni status di Facebook. Non è nemmeno sufficiente aderire a un blackout trasversale oscurando il proprio sito per consapevolizzare la gente sui rischi che un controllo verticale della condivisione in Internet implicherebbe. Per difendere veramente la libertà di espressione in Rete bisogna tenere gli occhi costantemente aperti, e accettare che anche dopo aver incassato una (mezza) vittoria come quella che il Web ha portato a casa nella lotta contro Sopa e Pipa, si debba tornare subito ad appuntire le frecce per fronteggiare un'altra. E tra chi vuole battaglia c'è in prima fila il gruppo di cyberattivisti Anonymous.
Perché il fatto è che questa minaccia esisterebbe già, si chiama Acta (acronimo di Anti-Counterfeit Trade Agreement) e potrebbe ricevere il via libera dell’Unione Europea. Sulla carta, si tratta di un Accordo Commerciale Anti-Contraffazione volto a introdurre misure internazionali comuni contro la contraffazione di beni di lusso e di prodotti coperti da diritti di proprietà intellettuale come farmaci e sementi. Da ieri, i cittadini polacchi hanno scatenato le proteste contro l’annunciata intenzione del governo di firmare l’accordo internazionale. Ma la promulgazione dell’accordo è già in una fase estremamente avanzata, tra i paesi che l’hanno siglato figurano: Stati Uniti, Corea, Marocco, Singapore, Giappone, Canada e Nuova Zelanda. Si attendono invece le firme di Svizzera, Messico e Unione Europea. Quest'ultima per ora si esprime sotto forma dei singoli stati, oggi la Polonia metterà la propria firma in calce all'accordo, ma gli altri paesi ancora non si sono espressi. Per essere ratificato, l'accordo deve passare al vaglio del Parlamento Europeo, stimato entro il 2013.
Qualcuno di voi se lo starà chiedendo: da dove spunta ora questa fregatura? Com’è possibile che, in questi ultimi mesi di battage mediatico su proprietà intellettuale e libera condivisione, non si sia mai (o quasi) sentito parlare di Acta? La domanda è meno ingenua di quanto potrebbe sembrare, dal momento che le trattative che hanno portato alla stesura di Acta sono in corso dal 2007 e fino a poco tempo fa sono state mantenute in totale segreto.
Continua la lettura su Wired
Fonte: Wired

Autore: Fabio Deotto
Licenza: Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.

Articolo tratto interamente da Wired
Video credit caricato su YouTube - licenza: Creative Commons


Proverbio del giorno

L'unione del gregge costringe il leone a coricarsi affamato.

Proverbio africano



mercoledì 25 gennaio 2012

Scosse di terremoto nel Nord Italia

In queste ore alcune scosse di terremoto sono avvenute nell’Italia settentrionale, fortunatamente senza danni, ma con un po’ di panico tra la popolazione. La prima scossa di magnitudo 4.2 è stata registrata stanotte alle 00,54 in provincia di Verona, mentre stamattina alle 9,06 è stata registrata in provincia di Reggio Emilia, un evento di magnitudo 4.9. Secondo quanto accertato dall'Istituto di Geofisica, i comuni più vicini all'epicentro sono Poviglio, Brescello e Castel di Sotto e tra l’altro l'onda sismica ha fatto tremare tutta la Pianura Padana e avvertita da Genova a Venezia. Gli esperti dichiarano la zona a bassa sismicità, ma anche nei mesi scorsi si sono verificate scosse di rilievo.

Terremoto Reggio Emilia, epicentro Poviglio



Video credit coppo82 caricato su YouReporter.it


Terremoto a Milano ore 9.06



Video credit sierra caricato su YouReporter.it


Citazione del giorno


"Non è perché le cose sono difficili che non osiamo.
  E 'perché non osiamo che sono difficili.
"

Seneca




Schindler's List: recensione del film

Oskar Schindler enamel factory in Kraków

Schindler's List è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg, interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes. Ispirato al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla vera storia di Oskar Schindler, permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi, vincendo l'Oscar per la "miglior regia" e il "miglior film".
Il film è stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene: la prima è la scena iniziale, in cui si vedono due candele spegnersi, così come, simbolicamente, la fiammella di altre due candele riacquista colore verso il termine della storia, la seconda e la terza, dove appare una bambina con un cappotto rosso, la prima durante il rastrellamento del ghetto e la seconda durante la riesumazione delle vittime, e l'ultima durante la scena finale.

Trama

Cracovia, 1939, poco dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, una volta terminata l'invasione della Polonia, gli ebrei polacchi che risiedono nei dintorni della città sono obbligati a recarvisi per essere registrati e schedati. L'enorme afflusso di persone induce l'imprenditore tedesco Oskar Schindler ad approfittare del divieto imposto agli ebrei di avere attività commerciali, al fine di trovare il denaro necessario per impiantarvi un'azienda che produca pentole e tegami da fornire all'esercito tedesco. La sua abilità nelle pubbliche relazioni lo porta in breve tempo a stringere rapporti con i vertici delle SS, che amministrano il territorio occupato, con un giovane borsista nero, con l'incarico di reperire merci rare da utilizzare come regalie, per ottenere i permessi necessari per iniziare la sua attività e soprattutto con un contabile ebreo, Itzhak Stern, in quel momento impiegato presso lo Judenrat Cracovia, il Consiglio ebraico, ma in passato amministratore di una fabbrica, che si incaricherà di reperire le somme necessarie per iniziare la nuova attività; lo scetticismo dell'anziano contabile nei suoi confronti è evidente ma, riscontrate le sue intenzioni ed i possibili vantaggi che deriverebbero per i cosiddetti "investitori", acconsente di farlo incontrare con alcuni anziani ebrei che, in cambio di merci da scambiare al mercato nero, gli forniranno il denaro necessario.


Mi fa male

Giorgio Gaber 1


"Non c'è neanche una faccia, neanche una che abbia dentro il segno di qualsiasi ideale. Una faccia che ricordi il coraggio, il rigore, l'esilio, la galera. No, c'è solo l'egoismo incontrollato, la smania di affermarsi, il potere, il denaro, l'avidità più schifosa, dentro a queste facce impotenti e assetate di potere."

Giorgio Gaber
Tratto da | Mi fa male il mondo di Giorgio Gaber

Photo credit luigi9555 caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


martedì 24 gennaio 2012

Incipit del giorno


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Tratto da | Se questo è un uomo di Primo Levi (fonte: Wikiquote)

lunedì 23 gennaio 2012

Grave pericolo per il web italiano; venti di censura in arrivo



Purtroppo noi non siamo in un mondo libero e la vera libertà rimane ancora un’utopia. Non solo gli Stati Uniti hanno iniziato la loro campagna censoria contro la rete, ma anche in Italia è in arrivo un pericoloso emendamento proposto da un deputato della Lega Nord. I politici del mondo usano la scusa della pirateria online, solo per mettere il bavaglio al web. Questa nuova proposta introdurrebbe la facoltà per “qualunque soggetto interessato”, e non solo per l’autorità pubblica, di richiedere a un provider di servizi Internet la rimozione di contenuti pubblicati online e ritenuti illeciti dallo stesso soggetto richiedente; in poche parole la fine della rete.

Ecco alcuni articoli per capire bene la situazione:


Sopa italiano, la legge che minaccia il Web tratto da Il Fatto Quotidiano

La Lega propone una SOPA all'italiana tratto da Tech Fanpage

Diritto dell'informazione / Il SOPA all'italiana che minaccia il WEB tratto da Diritto.net


Questa proposta è una delle più pericolose degli ultimi anni e v’invito alla massima diffusione della notizia.



Viaggio nello Yosemite National Park


Yosemite HD from Project Yosemite on Vimeo.

Oggi vi propongo un fantastico viaggio nello Yosemite National Park. Questo video è una collaborazione tra Sheldon Neill e Colin Delehanty, divenuti amici attraverso Vimeo. Le riprese sono state girate con una Canon 5D Mark II e le immagini sono veramente sbalorditive. Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e in HD.

Photo e video credit Project Yosemite caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Citazione del giorno


"Le persone credono di essere libere, ma sono solo libere di crederlo."

Jim Morrison



venerdì 20 gennaio 2012

Proverbio del giorno

La giustizia degli uomini è simile alla tela del ragno: il calabrone può passare ma il moscerino si impiglia.

Proverbio cinese



Up & down della settimana


Ecco chi sale e chi scende della settimana:


Galapagos: la tartaruga di Darwin non si è estinta
Tratto da GreenStyle

Ottima notizia!



Naufragio della Costa Concordia
Tratto da Wikinotizie

Un’altra tragedia in mare.


Oscurati i siti Megaupload e Megavideo


Dopo le numerose proteste della rete contro i disegni di legge SOPA e PIPA: ecco che arriva una notizia che ha fatto il giro della rete in poche ore. Le piattaforme Megaupload e Megavideo, sono state chiuse dal FBI e dal Dipartimento di Giustizia americana, con l'accusa di ripetuta violazione del copyright. Nell'operazione sono stati arrestati quattro dirigenti in Nuova Zelanda e sono contestati danni per i detentori del copyright sui 500milioni di dollari. La risposta del gruppo hacker Anonymous non si è fatta attendere e in queste ore sono stati messi fuori uso molti siti della Casa Bianca e delle principali associazioni discografiche e cinematografiche americane.


Google dedica il logo a Federico Fellini


Nella home page di Google, oggi troviamo un nuovo doodle speciale, stavolta dedicato al regista riminese: Federico Fellini. Vi lascio una biografia della sua vita, tratta da Wikipedia.

Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista e sceneggiatore italiano. È considerato universalmente come uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l'Oscar alla carriera. Nell'arco di quasi quarant'anni - da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 - Fellini ha "ritratto" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso "un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo". Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord - sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.



giovedì 19 gennaio 2012

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

Ricordate questo discorso ogni volta che guardate la TV ed ogni volta che sfogliate un quotidiano! tratto da eliotropo

Un discorso da tenere presente ogni volta che si accende la televisione.

SEMPLICEMENTE AMARE  tratto da Scintille

Voglio presentarvi questo blog, dove l'autrice pubblica splendidi versi.

Usi e costumi. tratto da cristiana2011

Come al solito tutti sapevano di quest’usanza di avvinarci alle coste da parte delle grandi navi; ma nessuno ha fatto niente per impedirlo.

ROMA: PRIVATIZZAZIONE ACQUA, TRADIMENTO MONTI - notizie - ultime notizie tratto da essere niente

Vogliono negare il pensiero dei cittadini sui referendum.




Continua la protesta in rete contro le proposte normative USA



Articolo da Global Voices

Ieri 18 gennaio è stato un giorno importante per Internet. Siti web come Google  e Twitpic, insieme a gruppi e individui della società civile, si sono uniti in una causa comune: protestare contro due disegni di legge statunitensi che potrebbero avere effetti negativi per la libertà d'espressione online in tutto il mondo.
Come ha spiegato Ivan Sigal, direttore esecutivo di Global Voices, esistono “potenti corporation e forze istituzionali [che] preferirebbero restringere l'apertura e l'accessibilità del web.” Entrambi i disegni di legge Stop Online Piracy Act (SOPA)   e Protect-IP Act (PIPA) costringerebbero i siti ad auto-censurare informazioni potenzialmente protette da copyright, e potrebbero, come scrive Sigal, “Il nostro timore è che queste norme finiscano per danneggiare in modo irreparabile l'impegno degli attivisti digitali che vivono sotto regimi repressivi in varie regioni del mondo”.
Dato che questi disegni di legge potrebbero influenzare gli utenti Internet in tutto il mondo, i membri della comunità globale si sono uniti ai netizen statunitensi in segno di protesta. Dall'associazione a tutela dei diritti digitali tedesca Netzpolitik a Open Media Canada, fino a singoli blogger e utenti dei social media, il sentimento è lo stesso: bloccare queste proproste.

Continua la lettura su Global Voices

Fonte: Global Voices

Autore: scritto da Jillian C. York · tradotto da Elena Intra

 Licenza:
Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.

Articolo tratto interamente da Global Voices


Il discorso tipico dello schiavo

uomo+macchina

Uno degli aspetti più micidiali dell'attuale cultura, è di far credere che sia l'unica cultura… invece è semplicemente la peggiore.
Beh gli esempi sono nel cuore di ognuno… per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.
Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta…
Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso:
"Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho, perché non ne avrò un'altra, c'ho solo questa… e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte, 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno… per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!"
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire…
Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:
"Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile"
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi, siccome c'è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte… e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L'orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l'amore, no?!
Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore otto ore al giorno… sarebbe una vera tortura… e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole di fare l'amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana... certo c'ho il mitra alla nuca… lo faccio, perché faccio il discorso: "Meglio leccare il pavimento o morire?"
"Meglio leccare il pavimento" ma quello che è orrendo in questa cultura è che "leccare il pavimento" è diventata addirittura una aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è "oggettivamente" mostruoso, ma laddove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è "effettivamente" mostruoso…

"SI VABBE' MA ORMAI È IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE"

Sì, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo… il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:
"Eh sì! sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata… e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?" e lui: "Non è affar mio, signori…"
"Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell'ordine delle cose"… hai capito? Perché tutto l'Occidente vive in un'area di beneficio perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina,… no.
È un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e che dà un po' di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi…
quindi, signori miei, o ci si sveglia… o si fa finta di dormire… o bisogna accorgersi che siete tutti morti…

Tratto da un’intervista di Silvano Agosti rilasciata a Fabio Volo

Photo credit ro_buk [I'm not ther caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


Citazione del giorno

"La più alta forma di ignoranza è quando si rifiuta qualcosa di cui non si sa nulla."

Wayne Dyer


Li chiamarono... briganti: recensione del film



Li chiamarono... briganti! è un film storico diretto nel 1999 da Pasquale Squitieri, incentrato sulle vicende del brigante lucano Carmine Crocco e della sua banda. Venne subito sospeso nelle sale di proiezione ed è, attualmente, di difficile reperibilità. Ciononostante, il film è divenuto un importante punto di riferimento per i sostenitori del revisionismo risorgimentale, inoltre ha riscosso un grande successo in alcuni convegni e università.

Trama

Con la caduta del Regno delle Due Sicilie e la sua annessione al regno dei Savoia, il sud Italia viene logorato da un sanguinario scontro che vede contrapporsi l'esercito sabaudo fedele al re Vittorio Emanuele II e gruppi di insurrezionalisti, composti perlopiù da braccianti disperati e nullatenenti (etichettati "briganti" dai piemontesi) e militari del decaduto regno borbonico. Tra i rivoltosi del meridione si distingue Carmine Crocco, un popolano originario di Rionero in Vulture. Tornato al proprio paese, Crocco scopre che il potere ha sempre la stessa faccia: con il nuovo governo sabaudo, la situazione economica e sociale non è affatto cambiata e la classe dominante ha le mani libere per speculare ed opprimere la gente, vedendo un profondo disagio negli occhi dei suoi compaesani. Carmine, già ricercato per aver ucciso un uomo che aveva umiliato sua sorella, ha combattuto con Garibaldi, sperando di ottenere l'amnistia e un posto nella Guardia Nazionale Italiana come promesso dal nuovo governo. Ma la parola non viene mantenuta e Carmine è rinchiuso in carcere ma con l'aiuto della chiesa viene subito liberato. Crocco è amareggiato per la promessa mancata del nuovo governo e il clero locale, vedendo in lui una grande dote di leader, lo convince a diventare il capo della resistenza antiunitaria. Sposando la causa dei Borbone, Crocco forma un esercito composto prevalentemente da persone disagiate e con l'appoggio dei suoi ausiliari Ninco Nanco, Caruso e la sua consorte Filomena, conquista varie città della sua zona, tra cui Rionero e Melfi, in nome del re Francesco II. Le sommosse provocate dal brigante preoccupano il nuovo governo e così viene incaricato il generale Enrico Cialdini di eliminare il brigantaggio con la forza e ripristinare l'ordine. Cialdini ordina l'arresto dei briganti e di chiunque avesse rapporti con loro, impone stermini di massa (ove non vengono risparmiati neanche donne e bambini) e sequestri di beni di prima necessità per il popolo.


A Zante di Edgar Allan Poe


A Zante

O bella isola, che dal più bel fiore
prendi il tuo nome, fra tutti il più gentile!
Quante memorie di raggianti ore
da te si ridestano al tuo solo apparire!

E parvenze di quale perduta felicità!
E pensieri di quali speranze sepolte!
E visioni di una fanciulla, sui tuoi verdi
pendii, che non è più, che non è più!

Non più! Ahimè, quel magico e triste suono
che tutto trasmuta! Non più loderò i tuoi incanti,
non più il ricordo di te!

Un esecrato suolo
d'ora in avanti riterrò il tuo lido fiorito,
o isola giacintea! O purpurea Zante!
Isola d' oro! Fior di Levante!

Edgar Allan Poe


martedì 17 gennaio 2012

Cielo notturno


Night Sky from Colin Rich on Vimeo.


Un cielo stellato ha sempre il suo fascino, ma molte volte per colpa dell'inquinamento luminoso riusciamo solo ad ammirare una minima parte, rispetto all'immensità della volta celeste. Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e in HD.
Photo e video credit  Colin Rich caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Citazione del giorno

"C'è abbastanza luce per chi vuol vedere, ed abbastanza tenebra per chi si rifiuta di farlo."


Blaise Pascal



Nel lago dei tuoi occhi assai profondo di Guillaume Apollinaire


Nel lago dei tuoi occhi assai profondo

Nel lago dei tuoi occhi assai profondo
si scioglie il mio povero cuore a fondo
lo disperdono laggiù
nell'acqua di amore e follia
ricordo e malinconia.

Guillaume Apollinaire


lunedì 16 gennaio 2012

Neve chimica sul Nord Italia



In questi giorni un fenomeno meteorologico interessa le città della Pianura Padana e parliamo della neve chimica. I meteorologi affermano che questo fenomeno è generato quando le temperature scendono sottozero e in concomitanza con la nebbia fitta; questi due fattori uniti alla presenza di particelle inquinanti nell'atmosfera, formano vere e proprie nevicate senza nubi. Quello che vi ho descritto è la teoria ufficiale; ma siamo sicuri che sia generato solo dall'inquinamento e non provocato volutamente? Qualcuno subito affermerà che sono il solito complottista; ma se vogliamo credere alle teorie ufficiali, perché non considerare anche ipotesi alternative? L'unica certezza  che queste nevicate artificiali non portano benefici al nostro organismo, già carico dei veleni che respiriamo e mangiamo ogni giorno.
Tra l'altro, mi farebbe veramente piacere scoprire la composizione chimica di queste nevicate e soprattutto le conseguenze per la salute dei cittadini.


Video credit  caricato su YouTube


Si dice che col denaro...


"Si dice che col denaro si compri tutto. No, non è vero. Potete comprarvi il cibo ma non l'appetito, la medicina ma non la salute, un letto soffice ma non il sonno, il sapere ma non il senno, l'immagine ma non il benessere, il divertimento ma non la gioia, i conoscenti ma non gli amici, i servitori ma non la fedeltà, i capelli grigi ma non la reputazione, giorni tranquilli ma non la serenità. Il denaro può comprare la buccia di tutte le cose. Ma non il seme. Quello non si può avere col denaro".

Arne Garborg



Chi controlla le agenzie di rating?


Articolo da Diritto di critica

Le chiamano “le tre sorelle”. Sono le agenzie di rating, “colpevoli” – secondo alcuni – di aver creato e alimentato crisi economica e speculazione. Ma chi sono i padroni del rating internazionale che controllano il 95% del mercato?
Nate ai primi del ’900, le agenzie sono passate per alterne fortune – Poor’s addirittura fallì e nel 1941 venne fusa con Standard – e prima di diventare i giganti che conosciamo, controllavano conti e “affidabilità” di minucipalizzate e singole società.
Procediamo a cerchi concentrici, utilizzando come fonte le agenzie stesse, e iniziamo da Moody’s. Il miliardario Warren Buffet, attraverso la Berkshire Hathaway è il primo investitore singolo nell’agenzia Moody’s, con una quota del 12,47 per cento. E curiosamente è stato “declassato” dai nemici di S&P’s la scorsa estate.
Mai destini di Moody’s e S&P’s sono legati anche da grandi fondi statunitensi come Vanguard Group, Blackrock, Capital World Investors, State Street e T Rowe Price Associates che controllano il 29,69% di McGrow Hill – società che possiede S&P’s – e il 31,2% di Moody’s.
Nel dettaglio, S&P’s è controllata al 12,45% da Capital World Investors, al 5,44% da Blackrock, al 4,7% da Harold McGrow III, al 4,3% da State Street, 4,2% da Vanguard Group, al 3,8% da Oppenheimerfunds, al 3,3% da T Rowe Price Associates, al 2,9% da Jana Partners e al 2,3% da Ontario Teachers Pension Plane. Il restante 56,61% è invece controllato da altri minori e dal mercato.
Mody’s, invece, è controllata al 12,47% da Berkshire Hathaway, al 12,3% da Capital World Investors, al 6,6% da Blackrock, al 6,3% dal Davis Selected Advisers, al 5,6% da T Rowe Price Associates, al 3,7% da Capital Research Global, al 3,6% da Valueact Holdings, al 3,4% da Vanguard Group, al 3,3% da State Street, all’1,5% da Executive Manager e al 41,23% da minori e mercato.
Fitch, infine, a differenza delle altre due sorelle “maggiori” non è quotata in borsa ed è posseduta al 60% dai francesi di Fimalac e dalla Hearst Corporation.


Articolo tratto interamente da Diritto di critica



Incipit del giorno


Successe molti anni fa. Hadleyburg era la più retta, la più onesta città di tutta la regione circostante. S'era guadagnata questa fama intemerata nel corso di tre generazioni, ed era più fiera di essa che di qualunque altro suo bene. Ne era talmente fiera che cominciava a inculcare i principi di un onesto comportamento ai bambini quando erano ancora in fasce, continuando poi a farne il principale elemento della loro educazione. Per tutto il periodo della formazione del carattere essi venivano tenuti accuratamente lontani dalle tentazioni, di modo che in loro l'onestà avesse ogni possibilità di rafforzarsi e consolidarsi, fino a divenir parte della loro stessa carne. Le città vicine erano invidiose di questo onorevole primato, e fingevano di disprezzarlo, di considerarlo soltanto vanità; con tutto ciò erano costrette a riconoscere che Hadleyburg era proprio una città incorruttibile, e se aveste insistito, avrebbero anche finito per ammettere che per un giovanotto il semplice fatto di essere di Hadleyburg era la migliore raccomandazione per ottenere un buon posto.


Tratto da | L'uomo che corruppe Hadleyburg di Mark Twain  (fonte: Wikiquote)