martedì 22 marzo 2011

Human Rights Watch:”Italia non fa nulla per contrastare il razzismo”

Articolo tratto da Human Rights

Il governo italiano non sta prendendo le giuste misure atte a prevenire e perseguire la violenza razzista e xenofoba, afferma Human Rights Watch in un rapporto pubblicato oggi. Gli immigrati, gli italiani di origine straniera e i Rom sono stati vittime di brutali attacchi occorsi in Italia negli ultimi anni.
Il rapporto "L'intolleranza quotidiana: la violenza razzista e xenofoba in Italia" documenta in 81 pagine le mancanze dello Stato italiano nel prendere misure efficaci contro i crimini imputabili a odio discriminatorio. Sono rari i casi in cui l'aggravante razzista venga contestata nelle azioni penali per violenze, e le autorità italiane tendono a sminuire la portata del problema e non condannano con la necessaria forza gli attacchi. La inadeguata formazione delle forze dell'ordine e del personale giudiziario e la incompletezza della raccolta di dati aggravano la situazione. Allo stesso tempo, la retorica dei politici, le misure del governo e la cronaca mediatica collegano gli immigrati e i Rom alla criminalità e contribuiscono ad alimentare un clima di intolleranza.
"Il governo dedica molta più energia a incolpare i migranti e i Rom dei problemi che attanagliano l'Italia di quanto non faccia per fermare gli attacchi violenti contro di loro", ha detto Judith Sunderland, ricercatrice senior per l'Europa occidentale di Human Rights Watch. "Le dichiarazioni allarmiste del governo su una invasione di 'proporzioni bibliche' dal Nord Africa è solo l'ultimo esempio di retorica irresponsabile. I funzionari dovrebbero proteggere i migranti e i Rom dalle aggressioni ".
In tutta Italia vi sono stati attacchi e violenze da parte di individui e bande contro immigrati, Rom e italiani di origine straniera, come le folle che hanno attaccato insediamenti rom a Napoli nel maggio 2008, quelle che hanno aggredito i lavoratori stagionali immigrati dall'Africa a Rosarno, in Calabria, nel gennaio 2010, o come il gruppo di almeno 15 uomini che ha attaccato un bar bengalese a Roma nel marzo 2010.
Le autorità hanno registrato 142 crimini imputabili a odio discriminatorio nei primi nove mesi del 2009, ma in un periodo pressappoco uguale esaminando le notizie pubblicate sulla stampa una organizzazione italiana anti-razzista ha registrato 398 di questi crimini, fra cui 186 aggressioni fisiche (18 delle quali hanno portato alla morte dell'aggredito).
Esempi di casi di attacchi individuali includono l'omicidio di Abdoul Guiebre, un italiano originario del Burkina Faso ucciso a sprangate in strada a Milano nel settembre 2008, dopo un piccolo furto in un bar; il brutale pestaggio di un uomo cinese mentre aspettava un autobus avvenuto a Roma nell'ottobre 2008, e l'attacco nel febbraio del 2009 subito da un cittadino indiano in una cittadina fuori Roma, in cui fu picchiato, cosparso di benzina e dato alle fiamme.

Leggi l’articolo su Human Rights Watch

Fonte:Human Rights Watch

Autore:Human Rights Watch

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Articolo tratto interamente da:Human Rights Watch

5 commenti:

  1. Capisco bene che lo scopo di questa associazione è tutelare la difesa dei diritti umani, in ogni ambito. Però il nostro paese sta attraversando da alcuni anni, forse più, un periodo critico specie dal punto di vista politico, dove quello che si credeva normale non lo è, quello che si credeva pacifico non lo è: insomma mi pare che stiamo parecchio allo sbando e non solo dal punto di vista dell'accoglienza dello straniero.
    Perché io non credo, almeno parlo per il mio vissuto, che si possa parlare di razzismo anzi, penso che il nostro popolo dopo quello che ha subito dalla propria classe politica è fortemente ancora tollerante. Perché la questione è la reciproca tollerabilità e rispetto, sia che io sia un'italiana oppure no.
    Mi spiace se magari son stata un po' in contrasto col tuo pensiero, ma io son stufa di vedere che veniamo etichettati o aditati, quando è da quasi un ventennio che il nostro paese fa da bacino d'utenza degli immigrati con leggi ed accordi che manco io me le sogno.
    Ma forse son poco competente o poco c'ho capito.
    Ti auguro buona giornata.

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  2. credo che il nostro paese purtroppo sia spaccato in due anche su questo argomento.
    Troppe volte in giro per la strada vedo razzismo o si leggono fatti di razzismo.

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  3. Sono stanca e seccata di leggere commenti di teorici stranieri che guardano oltre la siepe chiudendo gli occhi alla propria realtà ben peggiore della nostra. Ancora di più sono arrabbiata con parte dei connazionali che anziché difendere il proprio Paese si lascia trascinare da questi personaggi dai nomi altisonanti perché non comuni come i soliti Rossi o Bianchi mentendo ipocritamente di essere a favore degli extracomunitari. Probabilmente è colpa di tutti noi se essi si permettono di giudicarci. Ma perché parlano di xenofobia, di violenza e non citano anche le violenze che questi extracomunitari commettono, prostituzione, spaccio di droga e altro. Non trascurabili gli stupri e gli incidenti che hanno ucciso bambini e sono rimasti impuniti.
    Non conosco i motivi per cui l’Italia debba incrementare tali accessi, la politica internazionale è molto complessa. Non sono una razzista ma non accetto giudizi da estranei e la realtà di oggi è che se un ragazzo italiano cerca lavoro, i requisiti per poterlo trovare sono: handicap o extracomunitario, perché quest’ultimi hanno la precedenza. A questo punto mi chiedo perché, vista la situazione non propria eccezionale, si debba dare priorità agli stranieri e non agli italiani.
    Ricordiamoci che i nostri emigranti non sono stati accettati come si crede, forse è il caso di rileggere la cronaca. Ho visitato Ellis Island, lasciamo perdere…e per favore non paragoniamoli a queste persone.
    E per dirla tutta, tutti i popoli sono razzisti = tutela e rispetto delle proprie tradizioni, usi e costumi.
    Per mia fortuna viaggio tantissimo e quando si vive in altri Paesi non come turista, si ha la possibilità di scoprire i loro pensieri e credetemi, non sono diversi dai nostri. Noi siamo ancora molto tolleranti, forse si è dimenticato che fino a non molti anni fa in certi Paesi in alcuni locali pubblici era scritto: Vietato l’ingresso ai cani e agli Italiani.
    Sorry per lo spazio occupato, buona giornata

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  4. @Minusca
    Io la penso un pò diversamente dalla tua opinione.La legge deve essere rispettata a prescindere dalla razza e dal ceto sociale;se qualcuno delinque deve pagare per il reato commesso.Sul razzismo si diffondono negli ultimi tempi frange violente e xenofobe in tutta Europa non solo in Italia;basta pensare le recenti elezioni nella tanto "democratica"Svezia.Certo ognuno di noi ha un proprio credo politico;ma come ho scritto anche recentemente ,io rispetto in primis i diritti umani e il rispetto reciproco tra popoli.Se l'umanità inizia a pensare al bene di tutti ,vedrai che tante guerre e morti,non ci sarebbero.Io amo la mia Patria;ma allo stesso tempo mi sento cittadino del mondo e vorrei sinceramente un nuovo mondo ,diverso da quello di adesso.

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  5. @Cavaliere hai detto bene, la legge deve essere rispettata da tutti e uguale per tutti. In merito all'articolo la Signora che l'ha firmato, dovrebbe scrivere anche articoli su cosa succede nella sua Patria, che, come tutti sappiamo, non è stata un modello di anti xenofobia e razzismo.
    Tutti sogniamo un modo migliore; poi.... arriva l'alba....
    Buona notte e serena giornata domani

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