sabato 10 luglio 2010

Grandi opere:Mediterraneo di Eugenio Montale

Mediterraneo

Antico, sono ubriacato dalla voce
ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono
come verdi campane e si ributtano
indietro e si disciolgono.
La casa delle mie estati lontane,
t'era accanto, lo sai,
là nel paese dove il sole cuoce
e annuvolano l'aria le zanzare.
Come allora oggi la tua presenza impietro,
mare, ma non più degno
mi credo del solenne ammonimento
del tuo respiro. Tu m'hai detto primo
che il piccino fermento
del mio cuore non era che un momento
del tuo; che mi era in fondo
la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso
e svuotarsi cosi d'ogni lordura
come tu fai che sbatti sulle sponde
tra sugheri alghe asterie
le inutili macerie del tuo abisso

Eugenio Montale

2 commenti:

  1. Molto bella anche questa poesia.
    E la foto la trovo molto rinfrescante!
    A presto Lu

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  2. grazie Cavaliere,ci rinfreschi lo spirito con belle poesie,buona domenica

    RispondiElimina

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